È in corso, presso gli spazi espositivi della GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, una mostra dedicata all’opera del designer e architetto Joe Colombo (1930-1971), pseudonimo di Cesare Colombo, uno dei grandi protagonisti del design italiano e internazionale.
Joe Colombo, Carrello musica per Codiceicona, 1967. Photo Courtesy Codiceicona srl.
La rassegna, curata da Ignazia Favata, organizzata da Suazes con la GAM e l’archivio Joe Colombo, presenta al pubblico, attraverso numerosi oggetti realizzati (di cui molti tutt’ora in produzione), prototipi e materiale iconografico, “la storia e le idee” di Colombo, un “designer visionario, capace di prevedere e anticipare futuri traguardi del design, della tecnologia e della società contemporanea”.
Joe Colombo, Boby per B-Line srl, 1970. Photo Courtesy B-Line srl.
Intitolata Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro., la mostra ci restituisce la sterminata produzione di Colombo nel campo del design, dai suoi primi esordi avvenuti negli anni Cinquanta – il soffitto decorativo per il Jazz Club “Santa Tecla” di Milano, 1953; le “Edicole Televisive”, una serie di stalli espositivi per televisori, esposti alla X Triennale di Milano, 1954 – fino alla sveglia Tubo e il carrello Boby, parte della Collezione permanente del MOMA di New York, entrambi del 1970.
Joe Colombo, Tube Chair per Cappellini / Cap Design spa, 1969. Photo Courtesy Cappellini / Cap Design spa.
In mezzo, i numerosi altri oggetti di design di qualità, innovativi e per molti versi visionari, di certo anticipatori della società e dei prossimi costumi, progettati da Joe Colombo in soli vent’anni di lavoro professionale, tra cui le lampade Acrilica (Medaglia d’oro alla XIII Triennale di Milano, 1964) e Spider (Compasso d’Oro, 1967) per O-Luce, la sedia Tube Chair per Flexform (1969), la poltrona Elda per Comfort (1963), la serie di poltrone e chaise longue Additional System per Sormani (1969).
Joe Colombo, Acrilica per O-Luce srl, 1962. Photo Courtesy O-Luce srl.
Colombo si cimenta anche nel disegno e ricerca di nuovi modi di abitare futuribili con il progetto dell’appartamento sperimentale del gruppo “Domus ricerca”, di cui fa parte nel 1966 all’Eurodomus 1, e il Sistema programmabile per abitare, XIV Triennale del 1968, poi, ulteriormente sviluppati negli Habitat Futuribili, Visiona 1, esposto al Salone Interzum di Colonia nel 1969 e il Total Furnishing Unit, alla mostra Italy: The New Domestic Landscape, MoMa di NewYork nel 1972.
Joe Colombo, Robo per I.C.F. Industrie Carnovali srl, 1969. Photo Courtesy Industrie Carnovali srl.