A Venezia è stata presentata la 19. Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia. Intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective e curata da Carlo Ratti, l’esposizione si terrà dal 10 maggio al 23 novembre 2025 ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera, proponendosi di esplorare il ruolo dell’architettura in un mondo in rapida trasformazione.
Alia Al Mur, Yusaku Imamura, Ahmed Shabib, Rashid Shabib, Jonathan Shannon, Vladimir Yavachev, Manameh Pavilion.
Un nuovo paradigma per l’architettura
Il curatore pone al centro della Mostra il concetto di adattamento, superando l’approccio tradizionale della mitigazione del cambiamento climatico. L’architettura non deve più limitarsi a ridurre gli impatti negativi, ma deve invece sviluppare strategie dinamiche e resilienti, capaci di rispondere alle sfide ambientali e sociali.
Il tema di questa diciannovesima edizione si basa su tre forme di intelligenza fondamentali: naturale, artificiale e collettiva. Il titolo Intelligens, che richiama la radice latina gens (gente), sottolinea la necessità di un’azione condivisa tra discipline diverse, per creare un futuro più sostenibile e inclusivo.
La Mostra ospiterà oltre 750 partecipanti tra architetti, ingegneri, scienziati, filosofi, artisti e altri professionisti, selezionati attraverso il bando Space for Ideas lanciato nel 2024. Questo approccio partecipativo mira a superare la figura dell’architetto come unico autore, favorendo un processo collaborativo che metta in dialogo competenze diverse. L’obiettivo è ripensare i modelli di progettazione e costruzione, esplorando soluzioni innovative che integrino tecnologie avanzate, materiali sostenibili e strategie di progettazione collettiva.
Computer Village, Ikeja, Lagos. Film: Kachi Benson, Photography: Amanda Iheme & Nengi Nelson, Mapping: Oshinowo Studio and Katangua Market Union.
Le sezioni tematiche
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni principali, ospitate prevalentemente alle Corderie dell’Arsenale. Ogni sezione affronta un aspetto chiave dell’intelligenza applicata all’architettura:
– Natural Intelligence: esplora come i principi biologici possano ispirare nuove soluzioni architettoniche, con un focus su biomateriali, processi rigenerativi e adattabilità degli edifici agli ecosistemi circostanti.
– Artificial Intelligence: analizza l’impatto delle tecnologie digitali, dai sistemi di progettazione basati sull’intelligenza artificiale alla robotica per la costruzione.
– Collective Intelligence: si concentra sulle dinamiche sociali e urbane, studiando come le comunità possano co-creare spazi più resilienti e inclusivi.
– Out: una sezione finale che affronta la questione dello spazio extraterrestre come possibile alternativa alla crisi terrestre, pur sottolineando che la priorità rimane la ricerca di soluzioni per migliorare le condizioni di vita sul nostro pianeta.
Venezia stessa diventerà un laboratorio vivente per sperimentare queste tematiche: con il Padiglione Centrale in ristrutturazione, installazioni e prototipi saranno diffusi tra Giardini, Arsenale e altre aree urbane, integrando la città nella Mostra e trasformandola in un’estensione dell’esposizione.
Aaron Betsky, Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Canal Café.
Partecipazioni nazionali e progetti speciali
Saranno 66 le partecipazioni nazionali, con nuove presenze da Azerbaigian, Oman, Qatar e Togo. I padiglioni nazionali offriranno interpretazioni diverse del tema principale, esplorando le intersezioni tra intelligenza naturale, artificiale e collettiva nei rispettivi contesti locali.
Il Padiglione Italia, curato da Guendalina Salimei, presenterà TerræAquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare (qui il link alla Call), un progetto che mette in relazione il territorio italiano con l’acqua, esplorando soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse marine. Il Padiglione della Santa Sede, invece, proporrà Opera Aperta, a cura di Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti, un’indagine sul dialogo tra architettura e spiritualità.
Tra i progetti speciali, Margherissima esplorerà il territorio di Marghera, riflettendo sulle sue trasformazioni urbanistiche e ambientali, mentre il Padiglione delle Arti Applicate, realizzato in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra, affronterà il tema dello stoccaggio degli oggetti a livello globale, un aspetto sempre più centrale nella riflessione sul consumo e sulla sostenibilità.
André Corrêa do Lago, Marcelo Rosenbaum, Fernando Serapião, Guilherme Wisnik, Terra Preta.
Biennale College Architettura
Uno degli aspetti più innovativi della Biennale Architettura 2025 è la seconda edizione del Biennale College Architettura. Questo programma offre a giovani progettisti emergenti l’opportunità di sviluppare soluzioni sperimentali basate sulle tre forme di intelligenza al centro della Mostra. Otto progetti sono stati selezionati e riceveranno un finanziamento di 20.000 euro ciascuno per essere realizzati ed esposti fuori concorso durante l’evento. Questo programma rappresenta un’occasione unica per testare nuove idee e promuovere un’architettura capace di rispondere alle sfide del futuro.
Norman Foster, Gateway to Venice’s Waterways, 2024 ©Norman Foster Foundation.
La 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia si presenta come un evento di grande rilevanza, capace di stimolare un dibattito globale sul ruolo dell’architettura nel XXI secolo. Attraverso un approccio interdisciplinare e collaborativo, la Mostra offre una visione innovativa del costruire e dell’abitare, ponendo l’intelligenza – naturale, artificiale e collettiva – al centro della riflessione progettuale. Un invito a ripensare il nostro modo di costruire e abitare il mondo, con uno sguardo rivolto al futuro e alla sostenibilità.