Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma presenta, fino al 23 febbraio 2025, una mostra coinvolgente che celebra la Torre Velasca, uno degli edifici simbolo dell’architettura italiana, progettato a Milano negli anni Cinquanta dallo studio BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers).
Curata dal Centro Archivi MAXXI Architettura e Design contemporaneo, con la consulenza scientifica di Maria Vittoria Capitanucci e Tullia Iori, l’esposizione documenta il più singolare esempio di grattacielo all’italiana, offrendo uno sguardo sulla Milano del nascente boom economico e segnando la conclusione della prima fase di catalogazione dei materiali dello studio BBPR, ricevuti in comodato dal MAXXI nel 2021 e ora resi consultabili al pubblico. Per l’occasione, l’apparato iconografico è stato arricchito con documenti provenienti da archivi di istituzioni come il Centre Pompidou e l’Archivio Centrale di Stato.

Vista della Torre – N.INV. F64995, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura, Archivio Studio BBPR – Comodato Alberico Belgiojoso.

Costruita in soli 292 giorni, tra il 1956 e il 1958, la Torre Velasca è un patrimonio unico del panorama culturale e urbanistico, vincolata come monumento dalla Soprintendenza delle Belle Arti nel 2011. L’edificio si sviluppa su una superficie di 34.000 metri quadrati distribuiti su 29 piani, di cui due interrati, con destinazioni d’uso misto, tra cui retail, uffici e appartamenti. Dal 2021 la Velasca è oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo, sviluppato da Hines, società di investimento, sviluppo e gestione immobiliare, con il progetto architettonico dello studio Asti Architetti. La riqualificazione, che si concluderà nella prima metà del 2025, comprende un ridisegno della piazza antistante, che verrà arricchita da nuove aree verdi pubbliche.

Prospettiva, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura, Archivio Studio BBPR – Comodato Alberico Belgiojoso.

Il meticoloso lavoro di catalogazione e studio condotto dal Centro Archivi del MAXXI Architettura, reso possibile grazie al comodato d’uso dell’archivio BBPR, mette in luce la storia di questo edificio simbolo dell’architettura italiana. Protagonisti della mostra sono i materiali d’archivio: una ricca collezione di fotografie, migliaia di elaborati grafici e documenti che raccontano la Torre Velasca, dalle fasi iniziali alla lettera di incarico, passando per gli studi preliminari di torri mai realizzate, fino agli interni e ai dettagli degli arredi.

Vista della Torre dal basso. Particolare. MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. 
Collezione MAXXI Architettura, Archivio Studio BBPR – Comodato Alberico Belgiojoso.

Il percorso espositivo segue l’iter progettuale dell’edificio, dalle prime idee alla costruzione completata in soli nove mesi e venti giorni, documentata da foto storiche del cantiere. Al centro della sala, ispirata al lavoro del BBPR, una quinta ospita il modello originale della Torre Velasca, prestito significativo del Centre Pompidou. Le sezioni della mostra intrecciano l’artigianalità dell’opera con le sue strutture, dimensioni e fortuna critica, includendo una sezione fotografica che documenta l’attuale intervento di restauro e rigenerazione urbana.

Vista della mostra. Foto: Vincenzo Labellarte / Courtesy Fondazione MAXXI.

Una sezione della mostra è infine dedicata al cambio di scala presente nel processo progettuale dei BBPR. L’originalità dell’edificio infatti si esprime attraverso la progettazione di dettagli artigianali che diventano riproducibili in larga scala nello sviluppo di cantiere del manufatto architettonico, come i serramenti, le casseforme, i pilastrini, i davanzali e i pannelli prefabbricati. Contestualmente al progetto dell’edificio i BBPR disegnano inoltre la maniglia Velasca, con una forma sinuosa di gusto barocco ma ispirata a principi autenticamente funzionali, prodotta da Olivari nel 1956 per gli interni della torre.
Un’altra collaborazione con un’azienda storica è quella con Italcementi che fornì il cemento per la costruzione di Torre Velasca.

Foto: ©Stefano Suriano.

I materiali d’archivio si integrano con due livelli narrativi paralleli, uno virtuale e uno tattile, pensati per approfondire specifiche tematiche attraverso linguaggi innovativi, tra cui episodi di realtà aumentata e virtuale, oltre a dispositivi tattili sviluppati nell’ambito del progetto di accessibilità MAXXIperTUTTI.
Sono previste anche visite interattive multisensoriali, tattili per persone con disabilità visiva, e in Lingua dei Segni Italiana (LIS).

Prospettiva dell’interno di un appartamento – N.INV. F65013, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura, Archivio Studio BBPR – Comodato Alberico Belgiojoso.

Ad accompagnare la mostra è un volume di 320 pagine, pubblicato da Edizioni Fondazione MAXXI, parte della collana del Centro Archivi del MAXXI Architettura. Il libro – inventario dell’archivio Studio BBPR – documenta la donazione del Fondo BBPR, un corpus che illustra oltre settant’anni di attività professionale e rappresenta un prezioso contributo alla ricerca attraverso saggi, schizzi e fotografie storiche che raccontano l’attività professionale dello studio BBPR, dall’urbanistica all’architettura, dall’arte al design.