È in corso la mostra dedicata al lavoro del famoso fotografo emiliano Luigi Ghirri (1943-1992) intitolata Luigi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura, organizzata da La Triennale insieme al MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea, e curata da Michele Nastasi.
L’esposizione milanese mette in evidenza l’opera di Ghirri nel campo dell’architettura attraverso la presentazione di oltre 300 fotografie, tra stampe originali e immagini proiettate: progetti di architettura moderna e contemporanea; monumenti e luoghi storici; allestimenti di mostre realizzate presso La Triennale.
Luigi Ghirri, La Triennale e il parco Sempione, 1986 (© Eredi di Luigi Ghirri).
Ghirri si approccia all’architettura all’inizio degli anni ’80 quando inizia il sodalizio professionale con la rivista “Lotus International”, e poi anche con i “Quaderni di Lotus”, che durerà quasi un decennio in un lungo e proficuo connubio culturale e professionale. Si tratta di un approdo quasi obbligato per un fotografo che si era già contraddistinto con le sue eleganti riprese dei paesaggi contemporanei, raffiguranti in prevalenza luoghi quotidiani della provincia italiana.
Luigi Ghirri, I bagni misteriosi di Giorgio de Chirico e La Triennale, 1986 (© Eredi di Luigi Ghirri).
Ciò nonostante, vedendo questa mostra, si può affermare con certezza che Luigi Ghirri è riuscito a conferire alla fotografia di architettura una nuova, personale e ben riconoscibile, visione, in cui l’architettura e il paesaggio si fondono insieme in un unico grande “luogo del nostro tempo, la nostra cifra epocale”.