Nel luglio del 2016, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO – United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) aveva inserito ben 17 opere progettate da Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris, (1887-1965) nell’elenco dei siti del Patrimonio mondiale dell’Umanità (UNESCO World Heritage List).
Fino ad allora su circa 800 progetti messi sotto tutela dall’Organizzazione, soltanto 20 erano esempi di architettura moderna e, così, anche per ovviare a questa carenza, si è voluto con questa nomina sottolineare l’importanza del contributo teorico, tecnico e culturale dell’architetto franco-svizzero all’interno del Movimento moderno.

Le Corbusier, Cité Frugès, Pessac, Francia, 1924. Photo: Nikolas Ernult, 2012. Copyright: ©Ville de Pessac / Nikolas Ernult.

Gli edifici selezionati comprendono oltre quarant’anni di attività professionale di Le Corbusier e sono in maggior parte ubicati in Francia e in Svizzera, ma anche in Argentina, Belgio, Germania, Giappone e India. Delle 65 opere realizzate e ancora esistenti, le 17 opere messe sotto protezione dall’UNESCO sono:
– Maisons La Roche et Jeanneret, Parigi, Francia, 1923;
– Petite villa au bord du lac Léman, Corseaux, Svizzera, 1923;
– Cité Frugès, Pessac, Francia, 1924;
– Maison Guiette, Anversa, Belgio, 1926;
– Maisons de la Weissenhof-Siedlung, Stoccarda, Germania, 1927;
– Villa Savoye et loge du jardinier, Poissy, Francia, 1928;
– Immeuble Clarté, Ginevra, Svizzera, 1930;
– Immeuble locatif à la Porte Molitor, Parigi, Francia, 1931;
– Unité d’habitation, Marsiglia, Francia, 1945;
– Manufacture à Saint-Dié, Saint-Dié-des-Vosges, Francia, 1946;
– Maison du Docteur Curutchet, La Plata, Argentina, 1949;
– Chapelle Notre-Dame-du-Haut, Ronchamp, Francia, 1950;
– Cabanon de Le Corbusier, Roquebrune-Cap-Martin, Francia, 1951;
– Complexe du Capitole, Chandigarh, India, 1952;
– Couvent Sainte-Marie-de-la-Tourette, Éveux, Francia, 1953;
– Musée national des Beaux-Arts de l’Occident, bâtiment principal, Tokyo, Giappone, 1954-59;
– Centre de recréation du corps et de l’esprit de Firminy-Vert, Firminy, Francia, 1953-65.

Le Corbusier, Petite villa au bord du lac Léman, Corseaux, Svizzera, 1923. Photo: Oliver Martin-Gambier, 2012. Copyright: ©FLC/ADAGP.

Ora, da poco, è stato completato e lanciato dalla Conferenza permanente (Conférence Permanente) – formata da sette Stati membri (Argentina, Belgio, Francia, Germania, India, Giappone, Svizzera) – un nuovo sito web che raccoglie il numeroso materiale riferito alle 17 opere in questione, dalle pratiche presentate all’UNESCO alla geolocalizzazione dei singoli progetti, illustrati a loro volta da una grande quantità di documenti originali.

Le Corbusier, Unité d’habitation, Marsiglia, Francia, 1945. Copertura. Photo: Bénédicte Gandini, 2013. Copyright: ©FLC/ADAGP.

Lo scopo dichiarato del portale è quello, oltre a fornire informazioni, di convertirsi in un importante hub culturale internazionale di studi su Le Corbusier, ossia un punto di riferimento in termini di notizie e di contenuti scientifici.
Il progetto è stato realizzato dalla Fondation Le Corbusier, con il sostegno dell’Associazione dei siti Le Corbusier e dell’Ufficio federale della cultura della Confederazione svizzera.