Si inaugura il 25 gennaio, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, una grande esposizione dedicata all’opera di Gabriele Basilico, uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale. Intitolata Gabriele Basilico | Metropoli, la rassegna, curata da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, presenta oltre 250 opere fotografiche di Basilico, alcune delle quali mai esposte in pubblico, scattate dagli anni Settanta ai Duemila.

Gabriele Basilico, Shanghai, 2010. ©Archivio Gabriele Basilico.

Promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, e realizzata in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico, la mostra fa conoscere uno degli ambiti di ricerca prediletti dal fotografo milanese: la forma e l’identità delle città e delle metropoli. “Il tema del paesaggio antropizzato, dello sviluppo e delle stratificazioni storiche delle città, dei margini e delle periferie in continua trasformazione sono stati il principale motore della sua ricerca”.

Gabriele Basilico, Milano ritratti di fabbriche, 1978. ©Archivio Gabriele Basilico.

Con l’ausilio delle immagini di Basilico l’esposizione analizza e racconta le trasformazioni del paesaggio urbano contemporaneo. I ritratti delle “sue” città – Beirut, Milano, Roma, Palermo, Napoli, Barcellona, Madrid, Lisbona, Parigi, Berlino, Buenos Aires, Gerusalemme, Londra, Boston, Tel Aviv, Istanbul, Rio de Janeiro, San Francisco, New York, Shanghai – sono messi a confronto “secondo analogie e differenze, assonanze e dissonanze, punti di vista diversi nel modo di interpretare e di mettere in relazione lo spazio costruito”.

Gabriele Basilico, Rio de Janeiro, 2011. ©Archivio Gabriele Basilico.

Così, la rassegna romana diventa una ghiotta occasione per osservare, attraverso lo sguardo sensibile di un grande artista e professionista della materia, alcune importanti trasformazioni, passate e ancora in corso d’opera, all’interno degli agglomerati urbani, appunto, le Metropoli, in cui soggiorniamo e che frequentiamo, più o meno volentieri.

Gabriele Basilico, Paris, 1997. © Archivio Gabriele Basilico.

Il percorso espositivo della mostra è suddiviso in cinque sezioni tematiche: Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980, la prima e “storica” indagine di Basilico; Sezioni del paesaggio italiano, una vasta operazione fotografica presentata a Venezia, alla VI Mostra Internazionale di Architettura del 1996; Beirut, due campagne fotografiche, qui per la prima volta esposte insieme, realizzate alla fine di una lunga guerra (nel 1991, in bianco e nero) e, in seguito (nel 2011, a colori), per testimoniare la successiva ricostruzione; Le città del mondo, un lunghissimo “viaggio nel tempo e nei luoghi” di numerose città, tra cui Milano, Istanbul, Gerusalemme, Shanghai, Mosca, New York, Rio de Janeiro e molte altre; Roma, Basilico vi ha lavorato a più riprese, fino al progetto, del 2010, in cui mette a confronto la città contemporanea con le incisioni di Giambattista Piranesi.

Gabriele Basilico, Milano Porta nuova, 2012. ©Archivio Gabriele Basilico.

Infine, fanno parte degli apparati espositivi un’ampia biografia di Gabriele Basilico (1944 – 2013), che illustra, attraverso testi e immagini, il suo straordinario percorso professionale, e tre video rimasterizzati (Beirut 1991; interviste a Stefano Boeri e ad Amos Gitai).

Gabriele Basilico, Milano ritratti di fabbriche, 1978. ©Archivio Gabriele Basilico.