Si inaugura il 17 novembre, a Verbania, presso il Museo del Paesaggio, una mostra multimediale che raccoglie tutti i progetti presentati in concorso alla decima edizione della Biennale internazionale del paesaggio di Barcellona, la Bienal internacional de paisaje, dedicata al tema di “Performative Nature”.
Landslag Ehf (Iceland), Saxhóll Crater Stairway. Il progetto vincitore.
La Biennale, tenutasi nella capitale catalana, dal 26 al 29 settembre 2018, costituisce ormai un importante punto di riferimento per gli argomenti legati all’architettura del paesaggio, coinvolgente un pubblico sempre più vasto di architetti, professionisti, accademici e studenti. Le sue giornate sono formate da numerosi eventi (dibattiti, tavole rotonde, mostre), tra i quali anche l’esposizione delle opere che hanno partecipato al premio internazionale del paesaggio intitolato a Rosa Barba.
CZ Studio Associati (Italy), Sacca Sessola Island open spaces and historical park project.
Al Museo del paesaggio di Verbania il pubblico avrà l’occasione di ammirare tutti i 223 progetti selezionati al premio, una raccolta di progetti inviati dagli studenti di 68 università internazionali e le opere dei 10 finalisti, tra le quali anche quella dei vincitori, gli architetti e landscape designer islandesi di Landslag ehf, autori della Saxhóll Crater Stairway, una lunghissima rampa di salita al cratere Saxhóll.
In Situ-Paysages et Urbanisme – Landscape and Urban Planning (France), Halle Pajol, Rosa Luxemburg Garden. Photo: Karolina Samborska.
Inoltre, nell’ambito delle attività del Centro Studi del Museo di Verbania, sono in programma, nella sede del Museo di Casa Ceretti (via Roma 42, Verbania Intra), le seguenti tre serate:
– 17 novembre, ore 21
Marina Cervera Alonso de Medina, La Biennale del paesaggio di Barcellona: venti anni di proposte, progetti e ricerche sull’architettura del paesaggio
– 28 novembre, ore 21
Michael Jakob, Nuove tendenze nell’architettura del paesaggio
– 6 dicembre, ore 21
Paolo Bürgi, Progettare il paesaggio. Il caso del Museo all’aperto nel Carso Goriziano.