Il Wien Museum, in collaborazione con la Alte Nationalgalerie di Berlino, presenta una mostra dedicata ai movimenti artistici della Secessione attivi a Monaco di Baviera, Vienna e Berlino tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. La rassegna viennese, in corso fino al 13 ottobre 2024 presso il recentemente rinnovato e ampliato Wien Museum, offre in visione numerosi capolavori d’arte esposti l’anno scorso nella capitale tedesca, dove ha attirato oltre 230.000 visitatori. I curatori della mostra sono Ursula Storch, vicedirettrice del Wien Museum, e Ralph Gleis, direttore dell’Alte Nationalgalerie di Berlino.

Max Kurzweil, Lady in Yellow, 1899, Wien Museum, Photo: Birgit and Peter Kainz, Wien Museum.

Il termine Secessione (Secession) si riferisce a un capitolo molto importante della storia dell’arte. Le Secessioni più rilevanti nei paesi di lingua tedesca si sovrappongono sia per date sia per protagonisti: 1892 a Monaco di Baviera, 1897 a Vienna e 1899 a Berlino. Vi presero parte diversi artisti di rilievo mondiale, tra cui anche Gustav Klimt (Vienna), Franz von Stuck (Monaco) e Max Liebermann (Berlino).

Gustav Klimt, Portrait of Emilie Flöge, 1902, Wien Museum, Photo: TimTom, Wien Museum.

La fondazione delle Secessioni simboleggiava una rottura con le istituzioni artistiche del periodo. Rifiutando le strutture tradizionali di sovvenzioni pubbliche e i criteri espositivi governati dalle Accademie d’arte, i pittori e gli architetti secessionisti aspiravano alla massima libertà creativa. Il loro obiettivo era la vivacità e la diversità di forme di espressione artistica nella ricerca di un’opera d’arte totale (Gesamtkunstwerk).

Georg Kolbe, The Golden Island, 1898, ©Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie / Foto: Reinhard Saczewski.

Secessions. Klimt, Stuck, Liebermann getta nuova luce sulle tre Secessioni, rivelandone diverse interessanti analogie, collegamenti, influenze e fonti di ispirazione.
La mostra comprende oltre 150 dipinti, sculture e opere grafiche di circa 80 artisti delle tre Secessioni. Il movimento berlinese fu l’unico a esporre anche opere di artiste donne.

Max Liebermann, Country House in Hilversum, 1901, ©Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie / Foto: Jörg P. Anders.

La mostra si concentra sulla natura globale del movimento secessionista e sulle nuove idee introdotte sulla scena artistica dell’Europa centrale, trasformando un sistema tradizionale e accademico in una realtà guidata dagli artisti, caratterizzata, tra l’altro, da un diverso rapporto con collezionisti, critici e mercanti d’arte.

Ludwig von Hofmann, Spring Round Dance, 1909, ©Staatliche Museen zu Berlin, Nationalgalerie / Foto: Andres Kilger.