Il settore delle costruzioni è uno dei principali attori nella lotta al cambiamento climatico. A livello globale, circa il 30% delle emissioni a effetto serra (Greenhouse gases, GHG) sono legate ai consumi – diretti e indiretti – di energia da parte degli edifici, al quale si aggiunge un altro 10% di emissioni associato alle attività produttive per i materiali da costruzione. Per perseguire gli obiettivi degli accordi internazionali sul clima, ossia limitare il riscaldamento medio globale al di sotto dei 2 °C rispetto al periodo preindustriale, puntando ad un aumento massimo della temperatura a non più di 1,5 °C, si deve raggiungere – entro il 2050 – una produzione di emissioni nette di carbonio pari a zero.
Per arrivare alla decarbonizzazione del settore costruzioni, devono essere considerati dai progettisti anche gli obiettivi del Green Deal europeo, che prevedono la riduzione delle emissioni climalteranti del 55% entro il 2030 e il loro azzeramento entro il 2050. Entra in gioco quindi la filiera che compone il complesso settore dell’edilizia, che deve diventare protagonista nell’applicazione di strategie di economia circolare e sostenibilità.
L’involucro esterno degli edifici diventa uno dei primi strumenti su cui i progettisti odierni possono elaborare nuove strategie e soluzioni per traguardare gli obiettivi di sostenibilità, riducendo le dispersioni termiche, aumentando il benessere termo-igrometrico degli spazi interni e diminuendo conseguentemente i consumi energetici (e le emissioni GHG associate). Edifici con involucri massivi, costituiti quindi da elementi a elevata massa superficiale e ridotta trasmittanza termica periodica, come la terracotta, permettono di ottenere un comportamento invernale ed estivo migliore rispetto a quelli caratterizzati da involucri leggeri. Inoltre, migliori prestazioni dell’involucro edilizio si traducono in minori consumi degli impianti per mantenere costante la situazione di comfort indoor e minori costi legati al funzionamento degli stessi (si veda l’articolo L’involucro edilizio in terracotta per contrastare la crisi energetica).

Terreal Italia propone ai progettisti una stratigrafia composta da una cortina di blocchi in laterizio (di spessore 25 cm) intonacati sul lato interno e rivestiti sul lato esterno da uno strato isolante che può essere realizzato con pannelli in polistirene espanso bianco, o pannelli in polistirene espanso grigio con grafite e tagli anti-tensioni (in conformità alla norma UNI EN 13163), o lana di roccia (in conformità alla norma UNI EN 13162), oppure in pannelli di sughero naturale (in conformità alla norma UNI EN 13170). Il rivestimento esterno della soluzione costruttiva è realizzato in terracotta, da Listelli XS a pasta molle SanMarco, o Pica, di dimensioni pari a 2 x 25 x 5,5 cm applicati direttamente sullo strato isolante.

Legenda stratigrafia parete: 1. Listello XS faccia a vista SanMarco / Pica (2 cm); 2. pannello isolante (12-14 cm); 3. blocco in laterizio (25 cm); 4. intonaco interno (1,5 cm).

Il sistema parete, applicabile sia a edifici di nuova costruzione, sia alla riqualificazione del patrimonio costruito, è caratterizzato dallo strato esterno di elementi in terracotta a pasta molle incollati sullo strato di coibentazione, e consente al progettista di confezionare una facciata esterna che restituisce all’osservatore l’immagine di una parete in mattoni faccia a vista, grazie all’impiego di sottili listelli in terracotta caratterizzati da una maggiore leggerezza e facilità di posa.
I Listelli XS in terracotta a pasta molle sono incollati allo strato di coibentazione mediante adesivo minerale flessibile classe S1 e applicati alla superficie con il metodo della doppia spalmatura (floating-buttering). Il metodo consiste nello stendere con una spatola dentata uno strato sottile di adesivo sullo strato isolante e sul retro dei listelli in terracotta, procedendo così all’incollaggio degli elementi e impedendo che dietro i listelli stessi rimanga spazio vuoto.
La superficie dell’intonaco di fondo posto sullo strato coibentante, armato e tassellato in conformità alle normative, deve asciugare per almeno 5 giorni (in condizioni di presa ed essiccamento ideali), prima di poter procedere con l’applicazione dei Listelli XS di rivestimento.
Per la messa in opera dei Listelli XS è necessario procedere per piccole porzioni di parete premendoli sulla superficie coibentante in modo da farli aderire al collante mediante leggeri movimenti, evitando di picchiettarli, e formando giunti di dimensioni non inferiori a 10 mm. Fino a quando il sottile strato di adesivo non è completamente indurito, la parete dovrà essere protetta con cura dagli agenti atmosferici, evitando così dilavamenti o possibili efflorescenze. Inoltre, in corrispondenza di zoccolature o zone soggette a spruzzi d’acqua il rivestimento deve essere tenuto rialzato di almeno 2-3 cm dalla pavimentazione.
Dopo 24 ore dalla posa dei listelli, è possibile procedere alle operazioni di stuccatura, parte integrante e fondamentale del rivestimento. La malta deve essere iniettata tra le fughe manualmente da un operatore, oppure meccanicamente utilizzando un apposito sacchetto di iniezione.

Grazie al loro ridotto spessore, i Listelli XS possono essere applicati facilmente su qualsiasi facciata, moltiplicando le possibilità espressive di architetti e progettisti. Infatti, la leggerezza e la semplicità di posa dei listelli in terracotta permette la massima libertà di applicazione e utilizzo, consentendo ai progettisti di sperimentare originali combinazioni di posa e provare differenti effetti cromatici delle finiture.