Nei mesi di febbraio e marzo, è in corso di svolgimento a Madrid la quinta edizione di Madrid Design Festival, una manifestazione culturale dedicata al mondo del design, ma anche di progettazione, grafica, moda e arte, organizzata da La Fábrica e diretta da Álvaro Matías.
In qualità di media partner del Madrid Design Festival 2022, weArch ha avuto modo di visitare una parte consistente del vasto e ricco programma che caratterizza questo, ormai consolidato, appuntamento internazionale, formato quest’anno da 41 mostre, 7 installazioni e 219 eventi, con la partecipazione di 637 professionisti del settore.
La filosofia progettuale dei Madrid Design Festival è strutturata attorno a tre concetti fondamentali: trasformazione, economia e prosperità, quest’ultimo ripristinato per l’edizione attuale, dopo un periodo abbastanza complesso, con l’auspicio che si torni a guardare al futuro con sempre maggiore ottimismo e speranza.
La programmazione del festival, contraddistinta dal motto “Ridisegnare il mondo” (Rediseñar el mundo), si concentra su iniziative e idee che cercano di trasformare la società contemporanea attraverso il design: questioni relative all’abitabilità, alla mobilità nelle città, all’invecchiamento della popolazione, all’edilizia sostenibile, al benessere e al miglioramento della qualità della vita.
Qui di seguito vengono riportati i punti più salienti relativi ad alcuni eventi (mostre, installazioni, premiazioni, sedi di showroom) visitati durante il soggiorno nella capitale spagnola.
I vincitori dei premi Madrid Design Festival Awards 2022 e Premio MINI de Diseño. Da sinistra: Ana Hernando Moreno, Patricia Urquiola, Amelie López-Aranguren (di Campo Adentro), Peter Saville e Fernando García Dory (di Campo Adentro). Foto: ©MDF.
Madrid Design Festival Awards 2022
Presso la sede dell’Institución Libre de Enseñanza, il 16 febbraio, sono stati conferiti due premi alla carriera, Madrid Design Festival Awards 2022, a Peter Saville (Manchester, Regno Unito, 1955) e Patricia Urquiola (Oviedo, Spagna, 1961).
La Urquiola, residente a Milano, dove, agli inizi ha lavorato a fianco di alcuni importanti nomi del design italiano come Castiglioni, Magistretti e Lissoni, dal 2015 è direttrice creativa di Cassina; inoltre, collabora con numerosi altri importanti brand di produttori dei mobili.
Invece, Saville, co-fondatore della famosa etichetta indipendente Factory Records, è autore di alcune iconiche cover di gruppi musicali quali New Order, Orchestral Maneuvers in the Dark e Joy Division; inoltre, è artefice del rilancio dell’immagine del Manchester International Festival.
Parque Constanz di Ana Hernando Moreno. Progetto vincitore (categoria nuovi talenti) del Premio MINI de Diseño. Foto: ©MDF.
Premio MINI de Diseño
Nella stessa serata sono stati proclamati anche i progetti vincitori, tra 131 partecipanti, della seconda edizione del Premio MINI de Diseño: Majada Rurbana Inland di Campo Adentro (categoria professionisti) e Parque Constanz di Ana Hernando Moreno (categoria nuovi talenti).
Majada Rurbana Inland è una struttura agro-ecologica transumante formata da elementi mobili e interconnessi (stalla, unità mobile, aula del formaggio, stazione radio, capanna-habitat del pastore e deposito di foraggio), realizzata per cercare di avvicinare la vita rurale alla città.
Parque Constanz è, invece, un progetto di spazi sostenibili destinato a famiglie e bambini con disabilità, affinché possano accedere in modo inclusivo ai parchi gioco.
Matador 25 años. Viaje al Corazón de una revista mítica. Foto:©MDF.
25 anni della rivista “Matador”
La mostra Matador 25 años. Viaje al Corazón de una revista mítica celebra i 25 anni della rivista “Matador”. Si tratta di un progetto editoriale e culturale unico, che terminerà nel 2023 con la pubblicazione dell’ultimo numero, il ventottesimo, corrispondente alla lettera “Z”, l’ultima dell’alfabeto spagnolo. Il magazine viene considerato un oggetto d’arte (che ha già vinto più di 25 premi internazionali), in cui fotografi, artisti, scrittori, designer e altri creatori esprimono un nuovo sguardo sulla cultura contemporanea.
Inferences / Inferences. Nexos en el diseño contemporáneo. Foto: ©MDF.
Dialoghi tra gruppi di designer
Inferences / Inferences. Nexos en el diseño contemporáneo è un progetto congiunto realizzato da Madrid Design Festival e dalla galleria catalana il·lacions, con lo scopo di instaurare dialoghi creativi e artistici tra gruppi di autori che non si conoscono: tra creatori locali, legati al progetto il·lacions, e i loro riferimenti di design internazionale, considerati come le loro fonti di ispirazione.
Connective nature by Finsa. Foto: ©MDF.
La natura ci connette
Connective nature by Finsa, progettata da Izaskun Chinchilla, è una mostra-installazione immersiva popolata da sagome realizzate in pannelli di legno, che rimandano alla vita nella foresta e all’aria aperta, invitandoci a ripensare l’attuale modello delle città.
Fiat Lux.3. Arquitectura de la luz. Foto: ©MDF.
Architetture di luce
Fiat Lux.3. Arquitectura de la luz, è un’installazione immersiva, sviluppata grazie alla collaborazione tra il gruppo Simon – specializzato in soluzioni tecnologiche per l’illuminazione, il controllo della luce, la connettività e le apparecchiature elettriche – e lo Estudi Antoni Arola, che utilizza la luce come elemento costruttivo per creare architetture mutevoli all’interno di un ampio spazio neutro.
L’installazione vuole far sentire il visitatore parte di un’illusione, in cui gli spazi inesistenti appaiono dal nulla, mutano, si mescolano, tagliano, dialogano e si spengono.
Installazione IKEA. El futuro de la ciudad es de los seniors, Madrid, piazza de Colón. Foto ©MDF.
Il futuro degli anziani nelle città
IKEA. El futuro de la ciudad es de los seniors è un’installazione (terminata il 18 febbraio), realizzata dal gruppo Ikea insieme allo studio Espadaysantacruz, che, partendo dal progressivo invecchiamento della popolazione, ci invita a riflettere sul futuro delle città. Un’installazione fisica e digitale, in cui il visitatore, viene immerso in un tunnel di raccolta dati, per conseguire i suoi pensieri e riflessioni sul futuro degli anziani nelle città e sulle possibili soluzioni. Dopo Madrid, l’installazione verrà presentata al Barcelona Design Week (a giugno) e alla World Design Capital Valencia 2022 (a settembre).
Luisa Kahlfeldt, 180°C Stickers, 2021. Foto: ©Extraperlo.
I volti nascosti dell’industria del design
Fondata dal designer andaluso Jorge Penades, Extraperlo è una piattaforma curatoriale che si propone di promuove percorsi alternativi all’interno della cultura progettuale contemporanea. La mostra Extraperlo. Hidden Faces, curata da Penades e Tomás Alonso, ha come obiettivo quello di mostrare i volti nascosti dell’industria del design, dando voce ai designer che stanno “dietro le quinte” e perciò, spesso, non ottengono tutto il riconoscimento che meriterebbero.
Pilar Viedma, spilla Maresia (VI Mostra di Oreficeria contemporanea). Foto: ©MDF.
VI Mostra di Oreficeria contemporanea
Al Museo Nacional de Artes Decorativas (Museo nazionale delle arti decorative), ma anche presso altre sedi espositive, è in corso la VI Muestra Orfebrería contemporánea (VI mostra di oreficeria contemporanea), un’esposizione dedicata all’arte orafa contemporanea, con diversi pezzi originali e schizzi del processo creativo realizzati da numerosi rinomati designer spagnoli e internazionali.
Anna Heringer. Foto: César González.
Anna Heringer e l’architettura sostenibile
Fa parte della manifestazione madrilena anche la rassegna Anna Heringer. La belleza esencial, dedicata al lavoro e alla filosofia progettuale dell’architetta tedesca promotrice di numerose opere di architettura sostenibile in Asia, Africa ed Europa. Alla mostra, in corso presso il Museo ICO, weArch ha già dedicato un articolo.
Dittico Marlene Dietrich: Masque & Narcisse. Foto: ©Edouard Taufenbach e Bastien Pourtout, collezione Pierre Passebon, 2021.
Cinema, moda e società secondo Gaultier
In Cine y moda. Por Jean Paul Gaultier lo sguardo attento dello stilista francese Jean Paul Gaultier analizza molteplici influenze e contaminazioni visive avvenute tra cinema e moda nel corso della loro storia. La rassegna, formata da abiti, manifesti, fotografie e frammenti di film, affronta anche le tematiche più generali, della creazione, nell’abbigliamento e nei film, i primi movimenti di emancipazione femminile, idee di modernità, futuro ed erotismo.
Gli showroom di MDF
Fanno parte di Madrid Design Festival anche i numerosi showroom presenti in città, che per l’occasione offrono al pubblico diversi eventi di interesse e qualità, come conferenze, mostre, presentazioni e installazioni, collegati al mondo del design.
Foto: Courtesy Roca Madrid Gallery, Carlos Lamela / Estudio Lamela, 2009. Photo ©Jaime Erice Torán.
Tra questi sicuramente va annoverata la Roca Madrid Gallery, un moderno spazio espositivo di 1.200 mq progettato dall’Estudio Lamela all’interno di un edificio storico madrileno.
Roca, produttore storico e leader mondiale nel settore dello spazio bagno, che da sempre ospita nelle proprie gallerie, attività culturali, mostre, conferenze e dibattiti su temi come il design, la sostenibilità e l’architettura, anche in questa occasione ha predisposto un calendario ricco di eventi, tra cui tavole rotonde e incontri con architetti e designer, come per esempio Ladies Wine & Design o l’incontro con i MRGO Arquitectos. Inoltre, è stata presentata al pubblico la nuova collezione di prodotti per il bagno Ona Collection, “semplice come natura”, ispirata a uno stile di vita mediterraneo.
9 carte da parati di Georgina’s Wallartpaper.
Un altro showroom, anzi due, trattandosi di due spazi espositivi molto vicini, è quello di Davinia, specializzati in mobili da cucina, armadi e cabine armadio. In occasione del MDF Davinia espone Georgina’s Wallartpaper una collezione di carte da parati decorative, prodotta da Georgina Sas e disegnata da nove importanti artisti residenti a Mallorca, tra cui Pep Guerrero, Pinya, Tatiana Sarasa, Toni Sorell e altri.
Diseño, una experiencia transformadora y transversal. Courtesy of Actiu.
Presso lo showroom di Actiu, produttore di mobili per ufficio di Alicante, sono in corso diverse iniziative collegate al MDF, tra cui tavole rotonde sul tema dei nuovi metodi di lavoro, rispettosi dell’ambiente, quali gli spazi aperti di coworking e gli ambienti di lavoro mobili. Luoghi che vanno oltre l’estetica e che richiedono soluzioni d’arredo versatili e sostenibili, come, per esempio, la sedia impilabile Fluit, capace di adattarsi a diversi ambienti e frutto di un innovativo processo di iniezione di gas di polipropilene riciclato e fibra di vetro.
Showroom Gancedo di Madrid. Foto: ©Gancedo.
Anche lo showroom di Gancedo, storico marchio spagnolo nato nel 1945 a Barcellona, dedicato al mondo dei tessuti, ma anche di carte da parati, tappeti e altri oggetti di interior design, in occasione del MDF 2022 ha predisposto diversi eventi, quali una rassegna sulla produzione dell’artista catalana Aurèlia Muñoz, le cui opere tessili sono un compendio di sculture, opere d’arte e architettura, e la presentazione della nuova collezione sostenibile Nuance FR In/Out, progettata dalla designer Eli Gutiérrez.
Sunset di Alejandra Gandia-Blasco.
Durante il MDF nello showroom di Gandia Blasco, produttore di mobili indoor e outdoor di Valencia, sono state allestite alcune mostre di arte e design, tra cui: Nuevos Materiales, dedicata a Balconi, la nuova sedia pieghevole da balcone in plastica riciclata; Del amanecer al ocaso: estudios del color, con fotografie di Alejandra Gandía-Blasco sulla luce e sulla sua espansione in diverse possibilità cromatiche; Colección Plastic Rivers de Álvaro Catalán, sulla collezione di tappeti, realizzati a mano con fili di PET riciclato al 100%, una denuncia sull’attuale problema dei rifiuti di plastica nei fiumi.
Showroom Simon, Madrid. Foto: ©weArch.
Infine, abbiamo avuto il piacere di potere visitare il nuovo showroom madrileno, prossimo all’inaugurazione, del gruppo Simon, specializzato in soluzioni tecnologiche per l’illuminazione, il controllo della luce, la connettività e le apparecchiature elettriche. Un vastissimo spazio espositivo, adibito anche a conferenze, presentazioni e mostre, è stato ricavato all’interno di 1.600 mq, distribuiti tra il piano terra e il seminterrato di un grande blocco edilizio progettato, tra il 1967 e il 1975, da Fernando Higueras (1930-2008) in stile architettonico di ispirazione brutalista.
Inoltre, durante la visita sono state illustrate alcune ultime soluzioni nel campo di illuminazione progettate dal gruppo Simon, al quale, proprio nell’anno del suo primo centenario, è stato conferito dal Ministero dell’Economia, dell’Industria e della Competitività spagnolo il prestigioso Premio Nazionale di Design.