Come già preannunciato in un articolo precedente (qui), a Madrid è in corso di svolgimento la sesta edizione del Madrid Design Festival, un’importante manifestazione culturale dedicata al mondo del design, ma anche di progettazione, grafica, moda e arte, organizzata da La Fábrica e diretta da Álvaro Matías.
Nel segno del motto “Ridisegnare il mondo” (Rediseñar el mundo), che contraddistingue il Festival fin dalle sue origini, la capitale spagnola si converte, fino al 9 aprile, nel centro del design nazionale e internazionale, ospitando un gran numero di mostre, installazioni ed eventi, presso alcune tra le più prestigiose sedi della città. Le numerose iniziative e idee relative alla sostenibilità e al riciclo, alla mobilità urbana, al benessere e al miglioramento della qualità della vita, sono soltanto alcuni degli importanti temi affrontati da questa edizione del Festival.
weArch, in qualità di media partner di Madrid Design Festival 2023, ha avuto modo di visitare una parte consistente del suo vasto e ricco programma, che qui di seguito viene illustrato riportando i punti più salienti.

I vincitori dei premi Madrid Design Festival Awards 2023 e III Premio MINI de Diseño. Da sinistra: Ángela Polanco, Hella Jongerius, Stefano Boeri, Álvaro Catalán de Ocón, Curro Claret. Foto: ©MDF 2023.

PREMI

Madrid Design Festival Awards 2023    Presso la sede dell’ILE – Institución Libre de Enseñanza, il 16 febbraio, sono stati conferiti tre premi alla carriera, Madrid Design Festival Awards 2023, a Stefano Boeri (Milano, 1956), Curro Claret (Barcellona, 1968) ed Hella Jongerius (Utrecht, 1963).
Il lavoro di Boeri è stato premiato, innanzitutto, per l’approccio multidisciplinare, “che ha permesso al suo studio di diventare un punto di riferimento per l’architettura sostenibile, l’housing sociale e lo sviluppo urbano strategico in tutto il mondo”. Il premio assegnato a Claret vuole sottolineare l’impegno profuso nel riciclare e riutilizzare oggetti usati, che vengono riprogettati e adeguati a nuove funzioni sia nei lavori realizzati per importanti marchi internazionali sia per istituzioni e ONG. A Jongerius, invece, il premio è stato riconosciuto principalmente per la sua ricerca sul colore nel design; con la consapevolezza che il colore assegna un’essenza singolare all’oggetto, ella ha saputo sviluppare un nuovo sistema di combinazioni cromatiche.

Álvaro Catalán de Ocón, Habilitar el espacio, naturalizar la ciudad ©MDF 2023.

Ángela Polanco, Centro de Ocio Cañada Real ©MDF 2023.

III Premio MINI de Diseño     Nella stessa serata sono stati proclamati anche i progetti vincitori della terza edizione del Premio MINI de Diseño: Habilitar el espacio, naturalizar la ciudad di Álvaro Catalán de Ocón, nella categoria professionisti, e Centro de Ocio Cañada Real di Ángela Polanco, nella categoria nuovi talenti.
L’opera di Catalán de Ocón riguarda la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione sostenibile di un ex edificio industriale situato nel quartiere di Carabanchel, a sud di Madrid, affinché possa convertirsi in “un’oasi autosufficiente all’interno del quartiere”, un luogo sostenibile che genera sinergie positive e movimento creativo intorno a sé.
Il progetto della Polanco propone la creazione di un centro ricreativo periferico, che coinvolga gli stessi abitanti del territorio nella sua progettazione e costruzione, con realizzazione di diversi nuovi spazi rivolti alle attività da sviluppare.

MOSTRE E INSTALLAZIONI

Sevilla. Sombra iluminada. Foto:©MDF 2023.

Il centro culturale Fernán Gómez ospita complessivamente quattro mostre e un’installazione, tutte interessanti e di valore.
La prima, Sevilla. Sombra iluminada, è dedicata alla città ospite di Siviglia, in quanto ogni anno il Madrid Design Festival ospita le attività svolte nel campo del design in una diversa città spagnola. L’esposizione presenta, attraverso una selezione di oltre 100 oggetti, la produzione del design sivigliano, dal linguaggio più tradizionale a quello d’avanguardia. Si tratta di un viaggio nella produzione cittadina, nelle sue botteghe artigianali di mestieri, che vengono “contaminati” dalle visioni futuristiche dei giovani designer.

Madre Natura. Plasticity ©Giacomo Cousa / Courtesy MDF 2023.

Madre Natura è una rassegna emotiva e sensoriale “che parla della terra e del design come strumento di cambiamento verso un mondo più sostenibile e abitabile”. Suddivisa in quattro sezioni, corrispondenti ciascuna a un elemento naturale – terra, aria, fuoco, acqua –, la mostra esplora l’arte, la scienza e la tecnologia per spingere i confini della sperimentazione e della creatività verso progetti che utilizzano il design per stimolare l’immaginazione e aumentare la consapevolezza ambientale.

Madrid, alfar de modernidad. Cerámica y diseño a mediados del siglo XX. ©weArch.

Madrid, alfar de modernidad. Cerámica y diseño a mediados del siglo XX è un’esposizione dedicata a un periodo della cultura madrilena in cui alcuni giovani artisti e architetti iniziarono a sperimentare con la ceramica e il design, affinché le idee del “moderno” si riflettessero anche nella società spagnola chiusa del franchismo. Due eventi articolano la mostra: la creazione, nel 1958, della SEDI (Società di Studi per il Disegno Industriale) e il Padiglione spagnolo all’Esposizione universale di New York del 1964.
Le interrelazioni tra arte, artigianato, architettura e design hanno contrassegnato questo periodo fortemente creativo e produttivo. Ne fecero parte, tra gli altri: Luis M. Feduchi, Carlos de Miguel, Javier Carvajal, Paco Muñoz, Antonio Fernández Alba, Miguel Fisac, Javier Feduchi, Luis Feito, José María de Labra, Manuel Suárez Molezún, Carmen Perujo, May Cavestany, Elena Colmeiro, Antonio Salvador Orodea.

Slow. Diseño lento para un cambio rápido. Todo Toca di Eli Yang e Anna Perathoner. Foto: Uxío da Vila / AHEC.

La mostra Slow. Diseño lento para un cambio rápido (Slow furniture for fast change), promossa dall’AHEC – American Hardwood Export Council, presenta il lavoro di 17 studenti, selezionati da 9 scuole di design spagnole, i cui progetti sono stati “tutorati” dai designer Inma Bermúdez e Moritz Krefter (Studio Inma Bermúdez), Álvaro Catalán de Ocón (ACdO /) e Jorge Penadés (Oficina Penadés). Gli oggetti esposti, tavolini, libreria, paraventi, scrivania e una sedia rivisitata, sono stati tutti realizzati con l’ausilio di una selezione di legni americani sostenibili.

Teresa Sapey, Contornos del agua ©MDF 2023.

L’installazione interattiva Contornos del agua, progettata da Teresa Sapey, invita l’utente a realizzare un viaggio onirico attraverso la materia, la luce e il suono, immergendosi in un’esperienza che lo avvicinerà a uno degli elementi più importanti che la natura ci offre: l’acqua.

Lo spazio espositivo Matadero ospita Natural Connections, un progetto promosso dall’American Hardwood Export Council, con l’obiettivo di connettere le persone in modo naturale, creando un punto focale distintivo nello spazio pubblico. I tre dei suoi vasti locali indipendenti sono stati occupati e “arredati” dagli oggetti realizzati dai designer Inma Bermúdez e Moritz Krefter, Álvaro Catalán de Ocón e Jorge Penedés.

Natural Connections, La Manada Perdida di Inma Bermúdez e Moritz Krefter. Foto: Uxío da Vila / AHEC.

Bermúdez e Krefter hanno tratto l’ispirazione dalla forma delle vecchie panche intagliate in legno per sviluppare La Manada Perdida, una nuova collezione di sedute pubbliche, composta di 5 pezzi informali e deliberatamente un po’ indefiniti.

Natural Connections, Nube di Álvaro Catalán de Ocón. Foto: Uxío da Vila / AHEC.

Catalán de Ocón ha creato un grande elemento etereo e leggero, una Nube scultorea ispirata alla natura, che illumina e arreda, formata da numerosi piccoli pezzetti di legno assemblati a mano.

Natural Connections, Wrap di Jorge Penedés. Foto: Uxío da Vila / AHEC.

Infine, Wrap, progettata da Penadés, è un’opera innovativa caratterizzata da elementi modulari in legno, che permettono di configurare composizioni di mobili di diverse tipologie.

Pablo Palazuelo. La línea como sueño de arquitectura. ©weArch.

Organizzata dalla Fondazione ICO, in collaborazione con la Fondazione Pablo Palazuelo, la rassegna Pablo Palazuelo. La línea como sueño de arquitectura illustra al pubblico, per la prima volta, l’opera progettuale di questo singolare artista, pittore, scultore e incisore spagnolo, massimo rappresentante dell’astrazione geometrica del XX secolo. La mostra, curata da Teresa Raventós-Viñas e Gonzalo Sotelo-Calvillo, è suddivisa in 9 aree tematiche, tra cui la fase formativa di Palazuelo, i suoi progetti di mobili per gli ambienti domestici, le grandi opere ideate per la scala urbana, i grandi dipinti astratti. In totale sono esposte 12 opere e 12 progetti, tra disegni, schizzi, acquerelli, modelli e sculture, custoditi presso la Fondazione.

Rasgos intangibles ©SACo.

L’associazione SACo – Sociedad Artesanía Contemporánea (Società di artigianato contemporaneo) e la casa automobilistica giapponese Mazda presentano il progetto Rasgos intangibles (Tratti intangibili), con l’obiettivo congiunto di promuovere l’artigianato d’eccellenza. Un processo collettivo che, senza perdere il suo individualismo, permette di esprimere concettualmente la valorizzazione di tecniche artigianali, nonché la capacità di promuovere la manualità attraverso un design di qualità, innovativo e contemporaneo.
Oltre ai 31 oggetti di design esposti, fa parte della mostra anche una scultura sviluppata dall’Institute for Material Design di Offenbach, che rappresenta il concetto giapponese di “Ma” (letteralmente: intervallo, spazio, pausa).

PRINT3D. Imprimir la realidad ©CaixaForum.

La mostra PRINT3D. Imprimir la realidad, in corso presso gli spazi espositivi di CaixaForum di Madrid, illustra le molteplici applicazioni pratiche in cui la stampa 3D è già utilizzata, come nei campi della medicina, dell’edilizia, dell’arte e del design. L’esposizione è suddivisa in 8 aree tematiche.

La estrella de Miró ©Francesc Català-Roca / CaixaForum.

La stella blu a cinque punte, La estrella de Miró, uno dei sette grandi arazzi creati da Joan Miró e Josep Royo nel 1980 – commissionati dalla Caixa de Pensions per a la Vellesa i d’Estalvis de Catalunya i Balears, per creare l’immagine coordinata dell’ente –, l’emblema della “Caixa”, è stato restaurato nel 2022 e viene qui esposto al pubblico.

FIESTA DESIGN

Fa parte della edizione 2023 di MDF anche il nuovo format Fiesta Design, un punto d’incontro dove professionisti, brand e pubblico hanno la possibilità di incontrarsi e interagire in un ambiente votato all’esperienza del design. Come sua sede è stata scelta quella dell’ILE – Institución Libre de Enseñanza, che ospita numerose mostre, installazioni, conferenze, presentazioni e altre attività dedicate al design.
Il Festival rafforza così la sua vocazione di facilitatore di incontri tra design e imprese per generare progetti che stimolino la riflessione e dialoghino con il pubblico, in un insieme votato allo scambio di conoscenze, alla voglia di informare, all’esperienza ludica, alla bellezza e al divertimento.

Fiesta Design, Martin Azua, El diseño que nos mueve ©MDF 2023.

Tra le iniziative in corso, vi segnaliamo: El diseño que nos mueve, uno spazio dell’ILE trasformato dal designer Martín Azúa, in collaborazione con Amazon, in duearee” dedite alla contemplazione e all’interazione, attrezzate dal sapiente utilizzo di elementi naturali; Beyond the plastic wave, una mostra-installazione, ideata da Héctor Serrano e Carmen Baselga, in collaborazione con Andreu World, che mira a sensibilizzare sul problema dell’inquinamento degli oceani causato da rifiuti plastici e, allo stesso tempo, cerca di promuovere l’uso della plastica riciclata per la fabbricazione di prodotti di design; Mi Inspo, Mi Arte fa parte di una campagna lanciata da Bombay Sapphire, in cui le persone sono invitate a ridefinire il loro modo di guardarsi intorno, per scoprire la creatività nella vita quotidiana, documentata dall’arte di alcuni artisti contemporanei spagnoli, tra cui Coco Dávez, Álex de Marcos, Pablo Little, Rocío Aguirre, Guille García-Hoz e altri; Casa Cariño, una mostra di home design con interior design di Decotherapy per La Redoute, oltre che un luogo flessibile, di scambio di esperienze ed emozioni tramite workshop mirati.

SHOWROOM & FESTIVAL OFF

Desenredando la Merina, Mapi Millet, Mónica Sánchez-Robles, Lala de Dios, Almudena Sánchez, Charlotte Houman ©GAN.

Presso lo showroom del gruppo Gandía Blasco il video Desenredando la Merina documenta la situazione della lana merino in Spagna, dove, nonostante il suo alto livello di produzione, la mancanza di infrastrutture adeguate e di volontà imprenditoriali le impediscono di essere impiegata in modo corrispondente alle sue (alte) potenzialità. Il film, realizzato dal brand GAN del gruppo, affronta questa situazione testimoniando una reunion di donne, lavoratrici e artiste esperte della lana, che decidono di realizzare insieme un grande arazzo manuale.

Tejidos y no tejidos ©MDF 2023.

L’azienda tessile Gancedo e la galleria di artigianato artistico contemporaneo Espacio intermedio presentano la mostra Tejidos y no tejidos, con opere di artisti Irene Infantes, Sixe Parades, Francesca Piñol, Mariona Cañadas, Pedro Murúa: arazzi tessuti a telaio, dove l’ordito e la trama si intrecciano, e arazzinon tessuti”, realizzati con diverse tecniche tessili che escono dal piano per occupare lo spazio.

Mujeres que no son florero, Inma-Carpena ©Julia Fetisova / MDF 2023.

In un appartamento di Madrid ristrutturato dallo studio QUAM Arquitectura, “Interior Design Magazine” espone Mujeres que no son florero, una rassegna collettiva, curata da Adriana Cabello e Inma Bermúdez, che rende visibile il rapporto tra design e ceramica attraverso il lavoro di 14 creatrici, artiste della ceramica e del disegno floreale, curato dalla Madrid Flowers School.

Álvaro Catalán de Ocón, PET Lamp ©ACdO / MDF 2023.

Lo studio del designer Álvaro Catalán de Ocón, ACdO /, inaugurato nel 2016, nel cuore del quartiere madrileno di Carabanchel, aspira ad essere uno spazio dedicato alla creatività e un luogo di incontri e scambi di idee. Ne fanno parte anche lo studio grafico Jeffrey’s Point of Reference, quello di architettura Ludlow Saenz e dell’artista plastico Alejandro Guijarro; inoltre, vi sono esposti numerosi oggetti realizzati e disegnati da Catalán de Ocón, tra cui la ormai celebre PET Lamp (qui anche in una mostra completamente dedicata).
Infine, durante i giorni del MDF ACdO / ospita la rassegna Emerging Designers from Carabanchel, con le creazioni di alcuni emergenti artisti del quartiere, tra cui Miguel Leiro, Stefano Fusani, Ángela León, María Mallo, Joel Blanco.