Alla fine del mese di settembre si è conclusa la 54esima edizione di Marmomac, la più importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione, design applicato e formazione professionale, rivolta a tutti gli operatori e professionisti – architetti, designer, ingegneri e altri – del settore lapideo.
Photo credits: Digitalmovie for Marmomac 2019.
L’evento, organizzato dall’ente Veronafiere, ha registrato quest’anno la presenza di ben 69mila operatori specializzati, arrivati da 154 Paesi, e di 1.650 aziende, provenienti da 61 nazioni diverse. Inoltre, si è verificato un incremento di mille visitatori (confermando l’alto tasso di internazionalità della manifestazione, pari al 62%), insieme a un maggiore interesse da parte del “mercato-Italia” con un aumento degli operatori nazionali accreditati.
Tutto ciò fa dichiarare a Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: “Con questa edizione di Marmomac abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. Siamo riusciti a stimolare il mercato domestico, valorizzando la qualità e l’unicità della pietra naturale grazie alle nuove iniziative di formazione come Meet the Inspiration, rivolte in particolare agli interior designer e agli architetti, e tramite la nostra partecipazione alla Rete PNA – Pietra Naturale Autentica”.
Photo credits: Digitalmovie for Marmomac 2019.
Un ruolo sempre maggiore, all’interno della manifestazione Marmomac, lo ricopre The Italian Stone Theatre, il padiglione che ha raccolto e illustrato l’eccellenza litica italiana attraverso numerose mostre ed eventi, tra cui tavole rotonde, convegni, cerimonie e presentazioni.
Il tema dell’edizione 2019, che ha contraddistinto tutte le iniziative realizzate all’interno del padiglione (vedi qui l’articolo pubblicato), era Naturality, ossia la naturalità della pietra, intesa nel suo aspetto più puro, la sua unicità e biodiversità.
Vista interna del The Italian Stone Theatre. Photo credits: Digitalmovie for Marmomac 2019.
Dal 2007 Marmomac significa anche Best Communicator Award, il premio ideato da Veronafiere e riservato a tutti gli espositori, nell’intento di promuovere l’impegno e la creatività delle aziende nella valorizzazione dei propri spazi espositivi.
La giuria – formata da Giorgio Tartaro (presidente), Federica Biasi, Marco Introini, Angelo Jelmini e Michele Weiss – ha premiato otto stand, uno italiano e uno estero, per ognuna delle quattro categorie merceologiche in gara:
– Franchi Umberto Marmi e Akrolithos (Grecia), per la categoria “Design”;
– Trambisera Marmi e Stone Group International (Grecia), per la categoria “Stone”;
– Zenesis Solutions e Diamant Boart (Belgio), per la categoria “Tools”;
– CMS e Flow Europe (Germania), per la categoria “Machinery”.
I vincitori del Best Communicator Award 2019. Photo credits: Veronafiere / Ennevi Foto.
Invece, la quarta edizione dell’Icon Award, il premio nato per scegliere “il progetto in pietra che maggiormente rappresenta la bellezza dei materiali e l’abilità creativa delle aziende ospitate all’interno del padiglione The Italian Stone Theatre”, è stata assegnata all’opera Gerico, ideata dal designer Lorenzo Palmeri e realizzata da Vicentina Marmi in collaborazione con Donatoni Macchine.
Gerico, design Lorenzo Palmeri, realizzazione Vicentina Marmi in coll. con Donatoni Macchine. Photo credits: Digitalmovie for Marmomac 2019.
Durante i quattro giorni della manifestazione sono stati annunciati anche i tre vincitori del Marmomac Stone Award – Archmarathon 2019, che di fatto garantisce loro la partecipazione all’Archmarathon Awards Worldwide Edition 2020 di Mosca: Emilio Tuñon con Casa Piedra en Caceres, Spagna; Dar Arafa Architecture con la moschea Basuna; lo Studio Marco Ciarlo + Studio Daniele con Casa al mare, Bargeggi, Italia; invece, ai GOA architects, con Muh Shoou XIXI, Cina, è stata assegnata la Menzione speciale.
Studio Marco Ciarlo + Studio Daniele, Casa al mare, Bargeggi, Italia.
Insomma, un’altra importante edizione di Marmomac si è conclusa, ricca di eventi, novità e partecipazioni, sia da parte delle aziende espositrici sia del pubblico, formato anche da numerosissimi architetti e designer.