Si inaugura domani, 16 maggio 2018, al Triennale Design Museum, la mostra antologica dedicata alla produzione artistica e professionale dell’architetto, l’artista, il designer, l’imprenditore e il professore Osvaldo Borsani (1911-1985).
L’esposizione, curata da Norman Foster e Tommaso Fantoni, illustra, attraverso oltre 300 opere (schizzi, documenti di archivio, arredi originali, prodotti industriali), l’evolversi delle attività di Borsani a partire dai primi esordi studenteschi fino all’esperienza imprenditoriale di Tecno.
Osvaldo Borsani, poltrona P40, 1955.
E, probabilmente, è stata proprio quest’ultima attività dell’azienda di mobili Tecno, intrapresa nel 1953 insieme al fratello Fulgenzio, che gli ha fornito maggiori soddisfazioni e una definitiva consacrazione nella storia del design italiano con alcuni “pezzi” ormai iconici come la poltrona P40 (1955) e il letto L77 (1956).
“Per tutta la durata della mostra sarà aperta al pubblico Villa Borsani a Varedo. Ultimata nel 1945 e da sempre abitata esclusivamente dai membri della famiglia, Villa Borsani è un raro esempio perfettamente conservato del modernismo di Borsani. L’ampio archivio, collocato all’interno della Villa, custodisce documenti, schizzi, cianografie e carteggi”.
Osvaldo Borsani, letto L77, 1956.