È stata inaugurata lunedì 25 gennaio, a Firenze, la mostra Pier Luigi Nervi. Architettura come sfida, promossa dall’organizzazione no profit Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project asbl con sede a Bruxelles e dal “Laboratorio Nervi” del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco, co-prodotto da Manifattura Tabacchi, in partenariato con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e con il patrocinio, tra gli altri, di Docomomo Italia onlus, Fondazione Giovanni Michelucci, Comune di Firenze.
Foto: Alessandro Fibbi.
L’esposizione toscana, che ha come sottotitolo Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza, fa parte di un progetto culturale itinerante dedicato all’opera architettonica e di ingegneria moderna di Pier Luigi Nervi (1891-1979) inaugurato nel 2010, a Bruxelles, con un’omonima rassegna e la pubblicazione di un volume.
Foto: Massimo Sestini.
Allestita presso i suggestivi interni di Manifattura Tabacchi (1933-40, su progetto dei tecnici del Monopolio), la mostra di Firenze illustra lo straordinario lavoro di ricerca, per molti versi pioneristico, svolto da Nervi, lungo i circa cinquant’anni di proficua carriera professionale, nei campi di economia strutturale dei materiali, tecnica delle costruzione e strutture ingegneristiche.
Foto: Alessandro Fibbi.
Il percorso espositivo è organizzato intorno a 12 sezioni, dedicate ciascuna a un’opera iconica e selezionate da un Comitato scientifico internazionale presieduto da Carlo Olmo del Politecnico di Torino: Cinema-Teatro Augusteo, Napoli, 1924-29; Stadio comunale, Firenze 1930-32 e 1950-51; Aviorimesse in cemento armato, Orvieto, Orbetello e Torre del Lago, 1935-42; Palazzo delle Esposizioni, Torino, 1947-54; Sede Unesco, Parigi 1952-58; Palazzetto dello Sport, Roma 1956-57; Palazzo del Lavoro, Torino, 1959-61; Torre della Borsa, Montreal, Canada, 1961-65; Il Ponte del Risorgimento, Verona, 1963-68; Aula per le Udienze in Vaticano, 1963-71; Cattedrale di St. Mary, San Francisco, Stati Uniti, 1963-71; Ambasciata d’Italia, Brasilia, Brasile, 1971-77.
Foto: Massimo Sestini.
Tra le 12 opere in mostra sicuramente colpisce la particolare situazione dello stadio comunale “Artemio Franchi” di Firenze, per la cui salvaguardia – in seguito alla richiesta presentata, nel 2020, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo dalla società calcistica ACF Fiorentina, con il sostegno del Comune, circa una sua possibile demolizione o il parziale smantellamento – sono stati lanciati numerosi appelli e campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, tra i quali anche uno degli articoli pubblicati da weArch (vedi qui).
Foto: Massimo Sestini.
I numerosi apparati espositivi (modelli delle opere, disegni originali, fotografie di cantiere e di attualità) sono accompagnati da una sezione audiovisiva “Cinema Nervi”, un progetto a cura di Parasite 2.0 e prodotto da NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, in cui cinque studi di architetti, designer e artisti internazionali (Lucia Tahan, Clube, Alessio Grancini, The Pleasure Paradox, Anabel Garcia-Kurland) presentano una visione contemporanea e sperimentale delle architetture nerviane.
I video realizzati sono fruibili direttamente presso la sede espositiva e online sul canale YouTube di Manifattura Tabacchi e sulla IGTV di NAM – Not A Museum.
Foto: Alessandro Fibbi.