Si è svolta oggi, 6 dicembre, a Parigi, la cerimonia di premiazione delle vincitrici della 9a edizione del Prix des femmes architectes, il premio internazionale riservato alle architette, bandito dall’ARVHA – Association pour la Recherche sur la Ville et l’Habitat, con il sostegno della Regione Île-de-France, del Consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti francesi, del Pavillon de l’Arsenal e il Comune di Parigi.
Anne-Françoise Jumeau Architectes / Périphériques, Atrium pour Université Pierre et Marie Curie (UPMC) Paris 6 à Jussieu. Photo: ©Luc Boegly.
Il prestigioso premio promosso annualmente dall’ARVHA, l’associazione francese per la ricerca sulla città e sull’abitare, si propone l’obiettivo di “valorizzare le opere e la vita professionale delle architette, in modo che le giovani generazioni possano imparare dai modelli femminili esistenti e incoraggiare così la parità fra i due sessi in una professione ancora a forte predominanza maschile”.
Alle tre categorie del premio, riservate alle architette francesi (Jeune Femme Architecte, OEuvre Originale, Femme Architecte), si è aggiunta, da qualche anno, una quarta, internazionale, rivolta a tutte le professioniste iscritte agli Ordini professionali dei loro paesi d’origine.
Anne-Françoise Jumeau Architectes / Périphériques, Realisation de l’espace d’entreprises Biopole, Rennes 35. Photo: ©Luc Boegly.
Nel corso della serata, svoltasi al Pavillon de l’Arsenal di Parigi, di fronte al numeroso pubblico, sono state proclamate le vincitrici delle quattro categorie, insieme alle due Menzioni speciali assegnate:
– il premio Jeune Femme Architecte (categoria under 40, per diverse opere) è stato assegnato a Eléonore Morand di Depeyre Morand architectures;
– nella stessa categoria è stata assegnata una Menzione speciale a Marion Tribolet di TKMT architectes;
Anne-Françoise Jumeau Architectes / Périphériques, Residence sociale Lorraine et restaurant social, Paris. Photo: ©Luc Boegly.
– il premio OEuvre Originale è stato attribuito a Sara Martin Camara, di FRES architectes, per il progetto “Théâtre de la Nouvelle Comédie de Genève”;
– nella stessa categoria è stata assegnata anche una Menzione speciale a Béatrice Mouton per il progetto “Salle d’audience des grands projets Palais de Justice de Paris”;
Eléonore Morand (Depeyre Morand architectures), Ensemble mixte, Méreville.
La giuria, che ha esaminato i 482 dossier e le 1.582 segnalazioni pervenute, era presieduta da Catherine Guyot, secrétaire générale dell’ARVHA e presidentessa di Women in Architecture France, e composta da: Elizabeth Gossart, dell’Ordine degli Architetti nazionale, Béatrice Auxent, presidentessa di Architectuelles, Florence Lipsky, dello studio Lipsky + Rollet, vincitrice del premio Femme Architecte 2020, Marie Fade, di OH!SOM, vincitrice del premio Jeune Femme Architecte 2020, Cathrin Trebeljahr, vincitrice del premio OEuvre Originale 2020, Sophie Denissof, dello studio Castro Denissof, menzione speciale del premio OEuvre Originale e vice presidentessa della Giuria, Sophie Berthelier, segretaria generale dell’Académie d’Architecture e vincitrice del premio Femme Architecte 2017, Ioana Plesca, esponente dell’UFAB, Associazione delle Architette Belghe, Raquel Dos Sentos, esponente dell’associazione belga di donne urbaniste Women in Urbanism.
Béatrice Mouton / Agence Béatrice Mouton Architectes, Salle d’audience des grands projets Palais de Justice de Paris. Photo: ©Septet.