Variazione della ripetizione
Il progetto definisce le caratteristiche di una “casa” tipo, costituita da una zona giorno/pranzo, una zona notte, un piccolo servizio igienico e un soppalco.
La misura minima permette di alloggiare temporaneamente quattro persone.
Il sistema costruttivo standardizzato si avvale di due tecniche costruttive tipiche delle costruzioni in legno: la parte bassa a blockbau e la parte superiore in Xlam.
La giustapposizione di due tecniche costruttive permette di considerare passato e presente come tema di confronto.
Foto: Marcello Mariana.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
L’interrogativo è quello di capire come lo stesso elemento ripetuto per molte volte possa di fatto costruire un nuovo paesaggio. Si è quindi capito che era necessario alzare la pendenza della copertura per due motivi: il primo di vivibilità del soppalco, il secondo per definire il prospetto dell’edificio attraverso due fasce equivalenti (basamento/copertura).
Foto: Marcello Mariana.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Questo permette di avere una lettura del prospetto più articolata; soprattutto nella giustapposizione degli elementi. Il prospetto si configura per due ordini sovrapposti. Si è deciso di utilizzare ed enfatizzare questa doppia natura. La parte superiore si differenzia attraverso un doppio sistema colore/texture. Quindi, avremo diverse colorazioni della parte superiore e un sistema “decorativo” che permette di differenziare lo stesso oggetto in tre modi diversi.
La parte inferiore rimane comune a tutte le possibili variazioni. Il sistema ad incastro delle tavole viene messo in evidenza nella parte bassa, mentre nella parte alta si definisce un incastro che genera un angolo pulito a 90°. Sembra esserci un passaggio di testimone fra la parte bassa con gli angoli evidenziati e la parte superiore con il disegno più complesso.
Foto: Marcello Mariana.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
I tre sistemi di facciata sono così articolati:
– sistema semplice: differenza tra sotto e sopra dovuto al colore;
– sistema complesso: differenza dovuta al colore e parte superiore con elementi lignei verticali;
– sistema complesso: differenza dovuta al colore e parte superiore con elementi lignei diagonali in due direzioni.
Foto: Marcello Mariana.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Tutte le aperture sono contraddistinte da una cornice in metallo e da una serie di scuri anch’essi in metallo. La contrapposizione materica funziona perfettamente; infatti, la finitura riflette, sfumandoli, i colori dell’esterno (verde, bianco, azzurro) e rende possibili differenti percezioni a seconda della posizione e dell’orientamento. Anche questo contribuisce a differenziare i singoli elementi. Inoltre, vi è un rimando all’architettura dei bivacchi che molte volte utilizza questo tipo di materiali.
Pianta del piano terra.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
A differenziare i singoli elementi ripetuti contribuiscono una serie di “oggetti” che si giustappongono alle singole abitazioni, in maniera differente a seconda dell’orientamento, della posizione dell’ingresso e dello spazio di pertinenza di ogni singola cellula.
Una piccola tettoia a forma quadrata con tetto piano e quattro pilastri, permetterà di proteggere uno spazio esterno e di non occultare la parte superiore dell’edificio. Un piccolo “armadio” esterno portasci/deposito permetterà di avere un piccolo elemento che può essere appoggiato alla parete lignea in diversa posizione. Una piccola scatola d’ingresso permetterà nel caso in cui la tettoia sia in altra posizione di avere una porzione protetta.
Tutti e due gli elementi saranno in metallo riflettente.
L’insieme di tutti questi dispositivi permette di variare il modulo tipo nella sua percezione esterna e quindi di poter “costruire” un paesaggio articolato.
Sezioni AA’ e BB’.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
La definizione architettonica del modulo è stata pensata per poter avere una serie di variabili possibili in grado di costruire un insieme articolato.
Alla ripetizione del modulo, si sovrappongono degli elementi che generano differenza.
Il progetto mira alla costituzione di un nuovo paesaggio che abbia la capacità di integrarsi all’interno del sistema esistente.
Foto: Marcello Mariana.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
La scelta dei due materiali, legno per le pareti e metallo per imbotti, scuri e copertura permetteranno di avere delle variazioni di tono dovute ai riflessi e ai colori della singola stagione.
Ancora una volta l’insieme dei singoli permette di aggiungere complessità al sistema.
Lo stesso dicasi per gli elementi giustapposti (tettoie, armadi, ingressi). Appare evidente che la scelta di differenziare le coperture (inclinata/piana) permette di variare il paesaggio durante il periodo invernale. Da una parte, sul tetto orizzontale, la neve si accumula, dall’altra, sul tetto a forte pendenza, tende a scivolare e a mettere in evidenza il materiale di rivestimento. Quindi, si genera un’alternanza di volumi, colori e toni che arricchisce il paesaggio. La definizione delle tre “finiture” della parte superiore permette di costruire un paesaggio in cui la variazione sovrasta la ripetizione.
I dispositivi messi in campo dal progetto generano un sistema di paesaggio semplice e articolato, in cui lievi variazioni auspicano diverse percezioni.
Vista d’insieme.
(cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)