Dossier di studi territoriali sul Municipio 7 e la nascita della Grande Milano

È stato presentato, nel gennaio 2023, presso l’Aula consiliare del Municipio 7 di Milano, il volume Quaderno Bianco, dossier di studi territoriali sull’area del Municipio, autrice Maria Antonietta Breda, in occasione della Giornata della Legalità. Questo evento si pone come conclusione del progetto “Periferie urbane trincee di legalità e giustizia”, promosso e curato dalla Fondazione Carlo Perini, istituzione presente sul territorio milanese da più di sessant’anni e che promuove, con impegno costante, la conoscenza della Città e il dibattito culturale e sociale nelle periferie.

Dettaglio dei NIL che caratterizzano il Municipio 7. Dalla periferia verso il centro abbiamo: Parco Agricolo Sud, Muggiano, Baggio, Quinto Romano, Figino, Parco Boscoincittà, Quarto Cagnino, Forze Armate, parte di Bande Nere, Selinunte, San Siro, De Angeli – Monte Rosa, Washington.

Questo volume è l’ultimo esemplare di una iniziativa editoriale, nota come i “Quaderni bianchi”, nata negli anni Settanta, ideata e curata da Antonio Iosa, Presidente della Fondazione Carlo Perini fino al 2019, finalizzata a realizzare indagini dettagliate sui quartieri di Milano. In questa direzione, il nuovo volume raccoglie gli esiti di una analisi scientifica a più livelli, territoriale, urbanistico, paesaggistico e socioeconomico, affidata ad una ricercatrice e specialista in materia, l’arch. Maria Antonietta Breda.
Il grande lavoro svolto ha alla base precisi elementi metodologici che hanno permesso all’autrice di comprendere e descrivere pienamente l’evoluzione del territorio in oggetto, in tutti i suoi aspetti antropici e ambientali.

Veduta dell’area del Parco delle Cave compresa nei confini storici del borgo di Quarto Cagnino. I numeri indicano le entrate al Parco da via Pompeo Marchesi (Mappe versione 2.0 – Copyright © 2012-2016 Apple Inc. Tutti i diritti riservati).

Nell’esame analitico, l’autrice ha privilegiato l’indagine storica e, nella sua metodologia di lavoro, ha scelto sovente lo studio comparato di cartografia, in serie storica, che rivela i cambiamenti strutturali degli insediamenti urbani e rurali e le modificazioni della forma e delle caratteristiche degli immobili. In questo genere di lettura, è stato fatto spesso ricorso alle mappe catastali settecentesche e ottocentesche, disponibili in più soglie temporali, il Catasto di Carlo VI e di Maria Teresa d’Austria (1718 / 1760), il Catasto Lombardo-Veneto (1816-1845) e il Catasto istituito dopo l’Unità d’Italia, conosciuto come “Cessato” Catasto (non più in vigore dai primi anni del ’900), tutti preziosi strumenti in grado di fornire dati sugli impianti edilizi rurali e urbani, sulle consistenze dei terreni, sull’uso dei suoli, sulle colture, sulla presenza di corpi idrici.

Dettaglio del Catasto Teresiano con gli edifici che componevano il borgo di Assiano (Archivio di Stato di Milano, fondo – Ufficio tecnico erariale. Milano. Catasti. Catasto Teresiano, Mappe di Attivazione, Territorio di Assiano, foglio 2, 1722).

Planimetria di Assiano nel Catasto Lombardo Veneto (Archivio di Stato di Milano, fondo – Ufficio tecnico erariale. Milano. Catasti. Catasto Lombardo Veneto, mappe prima serie, Comune censuario di Assiano ed Uniti, allegati alla mappa, Rettifica fabbricati, prima copia, 1855-57).

Vista satellitare di Cascina Assiano (Mappe versione 2.0 – Copyright © 2012-2016 Apple Inc. Tutti i diritti riservati, elaborazione dell’autrice).

Altre serie cartografiche di estremo interesse, impiegate nello studio della Maria Antonietta Breda, sono le tavolette dell’Istituto Geografico Militare (IGM), esistenti in più sequenze storiche, e la Carta Tecnica del Comune di Milano, oltre a una selezione di piante urbane storiche che descrivono la Città nei secoli.
Un ulteriore strumento di prezioso supporto all’indagine, condotta dall’autrice, è stato tutto il materiale documentale contenuto nel Piano di Governo del Territorio vigente (PGT), le tavole tematiche del Piano e i programmi di intervento che l’Amministrazione Comunale ha indicato per il Municipio 7. Suffragata da questa nutrita strumentazione e da una mole ingente di documentazione bibliografica, l’autrice ha svolto le ricerche sulle trasformazioni territoriali della città e sui vari nuclei identitari individuati nel Municipio 7.
I primi due capitoli del volume sono dedicati alle vicende riguardanti la progressiva espansione di Milano avvenuta tra il XIX e il XX secolo. L’autrice traccia inizialmente un grande quadro di introduzione sul periodo di espansione di Milano, osservando che, di fatto, la Città aveva conservato, fino agli ultimi decenni dell’Ottocento, la stessa superficie urbana che aveva nel XVI sec., racchiusa all’interno delle mura spagnole, costruite fra il 1545 e il 1562.

Carta topografica del Milanese e del Mantovano eseguita dietro le più esatte dimensioni geografiche ed osservazioni astronomiche, 1796. Nel dettaglio è rappresentato il territorio attorno alla città di Milano racchiusa ancora dentro le mura spagnole.

In seguito alle nuove necessità di crescita urbana, determinatesi nel XIX secolo, si descrive la trasformazione della Città, dalla dimensione seicentesca fino alla forma della Grande Milano che assumerà nei primi decenni del Novecento. Tale espansione è avvenuta in due momenti successivi, prima nel 1873, con l’annessione dei Corpi Santi, un unico grande Comune rurale che costituiva una cintura intorno alla Città e, in seguito, nel 1923, con l’annessione dei Comuni autonomi situati nella fascia contermine ai Corpi Santi, date che quest’anno ricordiamo in quanto ricorrono i 150 anni dall’accorpamento dei Corpi Santi e i 100 anni dall’unione degli undici Comuni contermini.

Mappa del Comune di Milano comprensiva del territorio del Comune dei Corpi Santi, esterno alle mura cittadine. Edizione Antonio Vallardi 1873 (Nasi Franco, 1860-1899: da Beretta a Vigoni. Quarant’anni di amministrazione comunale, in Città di Milano, n. 5, Comune di Milano, Milano 1968).

All’inizio del Novecento, ci troviamo di fronte a una grande Città che ha acquisito una notevole superficie esterna al nucleo storico. Nasce una nuova entità: la Periferia urbana.

Mappa del Comune di Milano comprensiva del territorio del Comune dei Corpi Santi, esterno alle mura cittadine. Edizione Antonio Vallardi 1873 (Nasi Franco, 1860-1899: da Beretta a Vigoni. Quarant’anni di amministrazione comunale, in Città di Milano, n. 5, Comune di Milano, Milano 1968).

L’autrice si sofferma sui rapporti tra Centro e Periferia, tema che è stato posto alla base della ricerca e dell’azione della stessa Fondazione Carlo Perini, affermando che: “Dal momento che Milano ha voluto la Periferia, oggi fermamente se ne deve occupare”. Maria Antonietta Breda, inoltre, sostiene che “Il salto di qualità Milano potrà farlo solo quando riuscirà a ricostruire l’identità di ogni borgo annesso reidentificandone innanzitutto storicamente il centro”, e auspica che si possa valorizzare ogni quartiere a partire dai tratti identitari all’interno di un unico organismo che è la Città intera.
Il terzo capitolo è dedicato alla descrizione della struttura demografia dell’area, sostenuta dalla lettura dei dati statistici sugli abitanti, sull’urbanizzazione e sulle infrastrutture.

Planimetria “Estensione dei parchi e numero di aree gioco, aree attrezzate e aree cani” (Rossi R., Valtorta M. L. – a cura di –, I dati di Milano 2020. Le statistiche fondamentali per conoscere la città, Comune di Milano-Unità Statistica, Milano 2021, p. 32).

Nei capitoli seguenti, sono presentati i quartieri urbani, gli antichi borghi e gli agglomerati rurali da cui è composto il Municipio 7. Il quarto capitolo, infatti, tratta delle cascine ancora esistenti nell’area. Il Municipio 7 è di fatto, in Milano, quello con la maggior estensione di aree verdi che occupano un’area complessiva di 2.548 kmq. Molte di queste estensioni di verde gravitano intorno alle cascine, alcune ancora operanti, altre abbandonate. I nuclei rurali vengono presentati secondo le località in cui sorgono, a partire dalle più periferiche fino a quelle più vicine al centro Città.

La localizzazione delle cascine esistenti negli attuali “Nuclei di Identità Locale” (NIL) del Municipio 7 (SIT Milano Cartografia, elaborazione dell’autrice).

Dal quinto capitolo, la trattazione prosegue con lo studio dei vari quartieri individuati, un tempo liberi comuni: Ex Comuni di Assiano, Moirano, Moiranino, Cascina Malandra e Muggiano; Ex Comune di Baggio; Ex Comune di Quinto Romano; Ex Comune di Figino; Ex Comune di Quarto Cagnino; Ex Comune di Sella Nuova; Ex Comune dei Corpi Santi di Porta Vercellina con Portello (poi Corpi Santi di Porta Magenta).

Sovrapposizione del Quadro di Unione del Nuovo Catasto Terreni – Mappe impianto (1901) con il dettaglio della planimetria dei Nuclei di Identità Locale del Municipio 7 relativo a Baggio posta in secondo piano e trasparente. La linea continua azzurra definisce i confini dei NIL (elaborazione dell’autrice).

Ciascun nucleo insediativo è stato analizzato operando secondo più piani d’indagine, dapprima introducendone la localizzazione sul territorio, a partire dalle aree più esterne della città, poi esponendone i caratteri storici e distintivi, profilandone la struttura demografica e sociale con il supporto in particolar modo delle schede dei cosiddetti Nuclei d’identità locale (NIL), che rappresentano un vero e proprio atlante territoriale, utile elemento di conoscenza delle caratteristiche dei quartieri urbani storici. Di ciascun ex Comune sono stati descritti: la qualità del paesaggio e le sue trasformazioni, la situazione dei quartieri di edilizia pubblica, le eccellenze architettoniche, la struttura del verde e dei parchi pubblici, la presenza di acque superficiali e sotterranee, le condizioni degli acquedotti e delle fognature, le attività dell’Associazionismo, lo stato apprezzabile della legalità nei vari distretti.

Cascina Monastero, fronte esterno della parte oggi adibita a sede dei Vigili urbani (foto: Gianluca Padovan).

Cascina Linterno, ingresso (foto: Gianluca Padovan).

L’edificio d’angolo in via Ceriani 20, dove si trova la storica libreria “Linea di Confine”. Sulle pareti nel 2007 sono state collocate due ceramiche.

Il risultato di questo corposo lavoro di ricerca, svolto sul campo e in base alle fonti, è una carta d’identità del Municipio 7, tracciata con grande precisione e completezza, fornendo numerosi spunti per approfondire il tema della tutela della memoria storica, del mutamento del paesaggio urbano e rurale e della rinascita dei quartieri più marginali. L’attenzione è ora puntata sulla realizzazione delle numerose iniziative proposte dal Comune di Milano, sia per il Municipio 7 sia per gli altri municipi, per la riqualificazione delle periferie, tra cu il “Piano Quartieri”, il “Piano Periferie”, la Trasformazione degli scali ferroviari, le politiche per incentivare gli investimenti dei privati nelle periferie e gli altri progetti di rigenerazione urbana previsti dal Piano Milano 2030.