L’11 maggio 2019, dopo circa un anno e mezzo di restauro, il celebre Pavillon Le Corbusier di Zurigo ha riaperto al pubblico i suoi piani dell’edificio-museo, ospitando all’interno l’esposizione Mon univers, dedicata alla passione del maestro svizzero per il collezionismo.
Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, ©ZHdK.
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Il volume costituisce l’ultima opera progettata da Le Corbusier e gli fu commissionato nel 1960 dalla collezionista d’arte e gallerista Heidi Weber, che ottenne anche dall’amministrazione comunale il terreno con diritto d’uso del suolo per cinquant’anni. I lavori di costruzione del Centre Le Corbusier – Heidi Weber Museum furono interrotti nel 1965 a causa della morte dell’architetto, ma poi, comunque, portati a termine nei successivi due anni.
Nel 2014 la proprietà del padiglione è passata alla città di Zurigo, che ha destinato l’opera architettonica come terza sede del Museum für Gestaltung, la più importante istituzione pubblica di design e arte visiva svizzera.
1st floor, Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, ©ZHdK.
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Situato in una posizione geografica molto favorevole, tra la riva del lago e il centro storico, il Pavillon Le Corbusier rappresenta l’unica opera realizzata da Le Corbusier con una struttura metallica e costituisce il suo unico edificio museale in Europa. Con l’opera di Zurigo il maestro si prefigge l’obiettivo di costruire una sede espositiva ideale, in cui arte, architettura e vita si fondono in una “sintesi delle arti”.
Stairway, Pavillon Le Corbusier, 2018, Zurich, ©Georg Aerni.
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In questo padiglione espositivo possiamo trovare la summa di molti princìpi lecorbuseriani, tra cui quello della prefabbricazione, dell’utilizzo della sua scala di proporzioni Modulor, dell’elemento della rampa d’accesso in cemento armato, della forma a nave dell’edificio, del giardino pensile situato in copertura, della “promenade architecturale”, ecc.
Roof terrace, Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, ©ZHdK.
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La mostra inaugurale Mon univers si sviluppa lungo tutti e quattro i piani del Pavillon e illustra al pubblico la passione di Le Corbusier per il collezionismo, offrendo una visione del suo ricco universo creativo, costituito da oggetti e trouvailles di arte, industria, folklore e natura, tra cui conchiglie, ceramiche provenienti dai Balcani, relitti, calchi, alambicchi e vetro industriale.
Gli oggetti esposti provengono dalla Fondazione Le Corbusier, alcune importanti collezioni private e dall’Antikenmuseum di Basilea.
Le Corbusier (Charles-Édouard Jeanneret), Exhibition Pavilion, Z.H.L.C., Zurich, Switzerland, Ground-floor plan, 1961.
Courtesy The Museum of Modern Art, New York, Takeo Ohbayashi Purchase Fund, ©2019 Artists Rights Society (ARS), New York / ADAGP, Paris / FLC.
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