La sera del 1° febbraio si è svolta a Rijeka la grande cerimonia di apertura che segnava ufficialmente l’inizio del periodo di un anno in cui la terza città della Croazia per popolazione ricoprirà il ruolo, insieme all’irlandese Galwey, della capitale europea della cultura.
Rijeka. Photo: Borko Vukosav.
Il motto scelto per contrassegnare idealmente tutta la manifestazione di Rijeka 2020 è Luka različitosti / Port of Diversity (Porto della diversità), in omaggio al modello di multiculturalismo e tolleranza che contraddistingue gli abitanti e le politiche amministrative della città affacciata sul Golfo del Quarnaro (o Quarnero).
Rijeka 2020. Photo: Borko Vukosav.
Nonostante una leggera pioggia, durante la serata è stata presentata la rappresentazione Opera Industriale, che ha trasformato l’area del porto cittadino in un unico esteso palcoscenico, sul quale si sono esibiti migliaia di artisti, stranieri e croati, accompagnati dai numerosi suoni e rumori indicanti il lavoro e l’industria (in ricordo del passato cittadino di importante cantiere navale), oltre agli spettacoli musicali, teatrali, di danza e gli immancabili fuochi d’artificio.
Rijeka 2020. Photo: Petar Kurschner.
Il programma generale di Rijeka 2020 comprende oltre 300 manifestazioni culturali con più di 600 eventi individuali; sono quasi 350 le organizzazioni partner coinvolte dal programma, con migliaia di artisti provenienti da più di 55 paesi del mondo.
I tre principali argomenti programmatici scelti come simboli dell’intreccio d’identità di Rijeka con l’Europa contemporanea sono: acqua, lavoro e migrazioni. Essi sono evidenziati in vari modi dal programma, attraverso mostre, opere teatrali, conferenze, concerti, festival, incontri, presentazioni di progetti, libri e altro ancora.
Rijeka 2020. Photo: Petar Kurschner.
Tra di esse, per esempio, Sweet & Salt si occupa della riprogettazione dell’area cittadina di Delta, in cui si fondono il fiume Rječina (Sweet) e il mare, la baia di Rijeka (Salt). Questo spazio “di risulta”, attualmente occupato da infrastrutture industriali e portuali in gran parte dismesse, costituisce, in realtà, un importante punto d’incontro tra città costruita e natura. Il programma di Sweet & Salt include sia uno sguardo sul presente dell’area sia sui suoi possibili sviluppi futuri.