Una struttura per l’arrampicata sportiva
Il progetto lavora in termini di paesaggio con una particolare attenzione alla configurazione planimetrica e volumetrica. In termini di superficie è un intervento di esigue dimensioni che costruisce con il suo intorno, roccia, boschi e alberi, una serie di importanti relazioni e riferimenti. Esiste una forte relazione figura-sfondo che si instaura fra progetto e bosco circostante.

Foto: Marcello Mariana.

Il volume è composto da una serie di facciate inclinate di diversa dimensione; questa configurazione planimetrica favorisce una percezione laterale del volume che viene sempre percepito parzialmente. Anche l’approssimarsi al volume dalle vie di accesso esistenti, enfatizza questa visione laterale.

Foto: Marcello Mariana.

La combinazione della pianta poligonale e della sezione con la copertura inclinata determinano un volume assimilabile ad uno sperone roccioso. Un grande masso che si erge in verticale. Alcune alberature ad alto fusto, prossime all’edificio di progetto, sono da considerarsi l’elemento su cui misurare, per confronto, l’altezza del nuovo volume.

Piante, prospetti e sezione.

La percezione varierà nelle stagioni; alcune di queste piante si doteranno dell’apparato vegetale che enfatizzerà ancor di più la  relazione fra edificio e la massa dell’elemento naturale. Un piccolo edificio dalla natura dirompente, in cui la semplice costruzione (con le opere di finitura quasi inesistenti) si fa architettura; un edificio senza tempo che usa la sua materia per esprimersi all’interno del contesto, rimandando alla memoria edifici possenti, pareti rocciose e geometrie dichiarate.

Foto: Marcello Mariana.

L’edificio è realizzato completamente in calcestruzzo pigmentato gettato in opera secondo cinque riprese, ognuna delle quali enfatizzata da marcapiani orizzontali. Il basamento è interamente complanare, mentre i livelli superiori sono caratterizzati da un gioco geometrico di sfondati di diverse profondità e larghezze, sfalsati verticalmente.

Foto: Marcello Mariana.

Il calcestruzzo pigmentato e trattato con diversi gradi di sabbiatura assume un carattere metamorfico cambiando colore a seconda degli orari della giornata e delle condizioni atmosferiche circostanti. Verso nord, attraverso un angolo convesso, l’edificio si manifesta in modo imponente e  vigoroso, riportando l’occhio e la mente di chi lo osservi ad una grande e insormontabile parete rocciosa.

Foto: Marcello Mariana.

Il bosco, con i suoi tronchi che svettano al livello del suolo, costituiscono per analogia il concetto cardine secondo cui le superfici del monolite vengono caratterizzate e movimentate.

Foto: Marcello Mariana.

Il monolite, attraverso gli eterogenei movimenti “dentro-fuori” delle superfici e i differenti gradi di sabbiatura del calcestruzzo, assume caratteristiche scultoree. Qua e là, piccoli elementi metallici chiari e riflettenti di forma quadrata, come dei quarzi all’intero di un masso, impreziosiscono l’edificio.

Foto: Marcello Mariana.

Verso sud emerge l’unica e grande apertura finestrata del blocco; oltre ad inondare di luce l’interno della struttura, questa assume i caratteri di un grande riflettore che segna lo scorrere del tempo e l’imprevedibile variare delle cromie del cielo.

Foto: Marcello Mariana.

Project description
The building is a large monolith with both natural and man-made features. The woods and rocks that characterise the landscape represent the concept by which surfaces are shaped and measured, establishing a symbiotic nature-artifice relationship. The plan is polygonal with a sloping roof section; the pigmented concrete cast on site, the different vertically staggered faces and the varying degrees of sandblasting, although complex in construction, represent a sincere and simple architecture. A large window surface floods the interior with light, and takes on the character of a reflector marking the flowing and unpredictable change of time.

Foto: Marcello Mariana.