Dall’industria alla cultura
Il nuovo teatro costituisce un intervento centrale nell’ambito del più generale progetto di riqualificazione di via Milano denominato “Oltre la strada”. L’intervento cerca di definire una nuova caratterizzazione del contesto ponendosi quale centralità di un ambito in cambiamento e che ha visto realizzati numerosi progetti di valorizzazione.
Foto: ©Federico Covre.
L’architettura allontanandosi dal filo stradale definisce un “sagrato civile” pavimentato in granito ed una piazza alberata sul lato est verso l’abitato esistente. La piazza è caratterizzata dai camini di ventilazione impiantistica e dal volume specchiante della centrale posta a sud della piazza stessa. La ridefinizione dello spazio pubblico circostante diviene in questo senso centrale nella valorizzazione del contesto, importante quanto il valore dello spazio costruito.
Foto: ©Federico Covre.
L’architettura del teatro, pensato come una “architettura civile” è un vero condensatore culturale. Questa si presenta come un volume parallelepipedo caratterizzato da un bugnato in calcestruzzo a scala gigante ed un fronte marcato da una loggia in alluminio, scavata sul lato nord verso via Milano. Qui si trova l’accesso principale del teatro. Una vetrata continua connette visivamente il foyer con la piazza antistante ad enfatizzare la relazione di apertura verso la città.
In corrispondenza del palco, dal volume si eleva la torre scenica che sui lati lunghi è caratterizzata da pannelli di policarbonato illuminabili dall’interno nelle ore notturne.
Foto: ©Federico Covre.
Il teatro è pensato come un luogo aperto alla città caratterizzato da sale pensate per diverse fasce d’età unite a funzioni collettive, un bar-foyer rivolto alla nuova piazza, una grande sala con palco connessa a camerini e depositi.
I materiali utilizzati per l’interno sono il legno per i pannelli acustici delle pareti in contrappunto al grigio scuro degli intonaci e delle pavimentazioni in resina nelle sale, mentre negli spazi di relazione al grigio chiaro ed al legno, è l’alluminio di scale parapetti e dei banchi di accueil che segnano il carattere dello spazio.
Un “percorso arancio” conduce dal foyer alla sala dei ragazzi identificando ed introducendo questo spazio dedicato.
Foto: ©Federico Covre.
Nello specifico il teatro è composto da due sale spettacolo entrambe accessibili dal primo piano. La principale ospita 312 spettatori ed è attraversata da tre camminamenti, uno centrale e due laterali connessi alle uscite di sicurezza. Illuminate da strisce led, le pareti in legno insieme alla conformazione della copertura permettono di ottenere una efficace amplificazione sonora.
La sala è dotata di un palco sopraelevato costruito anche questo in legno con spazio cavo sottostante per realizzare una miglior riverbero della voce. La sala destinata ai ragazzi invece presenta 169 posti a sedere, un piano in legno in continuità con lo spazio a palco per sedute informali e non è dotato torre scenica.
Si propone un’architettura per la città, nella città, una occasione di riscatto di un’area che ha avuto un rinomato passato industriale e che possa diventare un avamposto del cambiamento per l’abitato di oggi e di domani.
Pianta del piano terra.
Teatro Borsoni, Brescia, Italy
From industry to culture
The new theatre represents a central intervention within the broader redevelopment project of Via Milano, called “Oltre la strada”. The project aims to redefine the character of the area, establishing itself as a focal point in a zone undergoing transformation, where numerous enhancement projects have been carried out.
Foto: ©Federico Covre.
The architecture, set back from the street line, defines a “civic churchyard” paved with granite and a tree-lined square on the east side, towards the existing residential area. The square is characterized by the ventilation chimneys and the mirrored volume of the plant room located to the south. The redefinition of the surrounding public space becomes central to the enhancement of the area, as important as the value of the built space itself.
Foto: ©Federico Covre.
The architecture of the theatre, conceived as “civic architecture”, is a true cultural condenser. It presents itself as a parallelepiped volume, distinguished by giant-scale rusticated concrete and a façade marked by an aluminium loggia, carved out on the north side facing Via Milano. Here, the main entrance to the theatre is located. A continuous glass wall visually connects the foyer to the square in front, emphasizing the theatre’s openness to the city.
At the stage level, the volume rises into the fly tower, which on its long sides is clad in polycarbonate panels that can be illuminated from within during the night.
Foto: ©Federico Covre.
The theatre is designed as an open space for the city, featuring rooms for different age groups along with communal areas, a bar-foyer facing the new square, and a large hall with a stage connected to dressing rooms and storage areas.
The materials used for the interior include wood for the acoustic wall panels, contrasting with the dark grey plaster and resin floors in the halls, while in the communal spaces, the light grey and wood are complemented by aluminium, used for the staircases, railings, and reception counters, which define the character of the space. An “orange path” leads from the foyer to the children’s room, marking and introducing this dedicated space.
Foto: ©Federico Covre.
Specifically, the theatre consists of two performance halls, both accessible from the first floor. The main hall accommodates 312 spectators and features three aisles: one central and two lateral, connected to the emergency exits. The wooden walls, illuminated by LED strips, along with the ceiling design, allow for effective sound amplification. The hall is equipped with an elevated stage, also made of wood, with a hollow space underneath to enhance voice resonance.
The hall dedicated to children, on the other hand, offers 169 seats, with a wooden floor that extends seamlessly to the stage area for informal seating, and does not include a fly tower.
This is an architecture for the city, within the city—a chance to revive an area with a renowned industrial past, transforming it into a beacon of change for both today’s and tomorrow’s community.
Foto: ©Federico Covre.