Gli agenti immobiliari si presentano all’alba, forzano la porta e mi svegliano urlando: “tempo di vendere!”.
Dei due, indistinguibili se non per la tonalità di azzurro del vestito, uno mi mette in mano un caffè, l’altro mi punta in faccia il telefono; in videochiamata il notaio sta leggendo l’atto di vendita.
— Fatto! Congratulazioni!
©Davide Catania.
Mi accorgo della presenza dei traslocatori solo quando sento le porcellane andare in frantumi. Uno degli agenti raccoglie quel che resta di una statuina di Capodimonte e me la porge mentre mi accompagna fuori.
— Ha fatto un’ottima scelta, il mercato le è grato.
Dal pianerottolo sento altri oggetti infrangersi.
— Su su, non è il momento di essere sentimentali, abbiamo già la casa perfetta per lei.