Nel weekend, con il laboratorio deserto, lavoriamo senza sosta alla nuova macchina del tempo.
Completato il lavoro, stanchi, ma sollevati, ordiniamo due pizze, due birre da sessantasei e guardiamo sul telefono la fine del posticipo.
La partita fa riaccendere la discussione sulle scommesse sportive; sulla possibilità, a fine campionato, di entrare nella macchina e tornare nel passato con in tasca i risultati della stagione.
– La macchina è grande abbastanza.
– Non so se riuscirei a scommettere contro la Roma.
– Divideresti la vincita col tuo io del passato?
– Potremmo dare qualcosa alla vedova dell’ingegner Marini.

©Davide Catania.

L’unica miglioria della nuova macchina è la maggiore capienza. Per il resto, esattamente come la prima, consente di viaggiare indietro nel tempo fino al momento della prima accensione, dando il via a una nuova linea temporale.
Aspettiamo la fine del recupero (0 a 0), poi solleviamo Marini – rigido e con la faccia blu – e lo adagiamo dentro. Puntiamo il timer una manciata di minuti nel passato e ci liberiamo del cadavere.