Situato al limite del centro storico della città altoatesina, accanto al Palazzo Vescovile, l’edificio in cemento bocciardato dal carattere deciso è l’ultimo episodio di una serie “omicidi premeditati” di architetture che si sono susseguite dal 1800 fino agli anni ’70. TreeHugger – il nuovo edificio che ospita l’Ufficio di Informazioni Turistiche cittadino – riprende le qualità spaziali e la leggerezza delle strutture antecedenti, anch’esse dedicate all’accoglienza dei visitatori, grazie a elementi come colonne sottili, logge profonde e aggetti misurati.
Foto: ©Oskar Da Riz. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Con slancio, il progetto si stacca da terra, offrendosi alla città sotto forma di spazio pubblico. Si creano così nuove connessioni visive, non solo con l’edificio principale del Palazzo Vescovile, ma anche con i due padiglioni cinese e giapponese, di dimensioni più contenute, disposti agli angoli dei giardini signorili. Le curve insolite e sinuose dei padiglioni vengono reinterpretate nell’edificio progettato, che si trasforma nel nuovo portale d’ingresso per la città di Bressanone.
Assonometria di inquadramento. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
L’area è caratterizzata dalla presenza di un monumentale platano di notevoli dimensioni che modella le linee guida del design. TreeHugger si avvolge attorno all’albero a suggellare un’unione indissolubile tra natura e architettura. Le qualità estetiche e tattili delle pareti ruvide in calcestruzzo bocciardato a vista, sono in giustapposizione con la corteccia del platano e si imitano reciprocamente.
Sfruttando il tronco come fulcro, cinque campate ad arco liberano l’edificio da terra, e si avvolgono intorno all’albero incorniciandone la chioma. Al fine di ottenere continuità con il guscio esterno in cemento, le pareti a tutt’altezza sono state gettate con un unico gesto e in sezioni successive formando così un anello continuo alto 9 metri, all’interno del quale sono state inserite le lastre di cemento. La curvatura delle pareti, insieme al solaio, genera una composizione sinergica in cui forma, struttura e facciate diventano un’unica entità.
Foto: ©Oskar Da Riz. (cliccare sull’immagine per consultare la galleria fotografica)
Per consentire la massima trasparenza e permeabilità, il piano terra, che ospita gli spazi pubblici e i banchi informativi, è quasi interamente vetrato, con l’ingresso, nettamente individuato dalle finestre rientranti e dal grande aggetto, si apre verso la nuova piazza. Infine, la sequenza di pareti convesse dona al piano superiore, che contiene gli uffici amministrativi, un carattere introverso ed ermetico.
Con le sue curve invitanti, mitigate dalla tettonica decisa del cemento, TreeHugger accende un dialogo con il contesto storico e, come un nuovo fulcro dedicato alla condivisione della cultura locale, attrae un pubblico eterogeneo di visitatori e passanti.
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TreeHugger – Tourist Information Office, Bressanone (Bolzano), Italy
Located just outside the historical centre of the South Tyrolean city, adjacent to the Bishop’s Palace of Bressanone, the eye-catching concrete building is the last episode in a series of “architectural homicides” dating from the 1800s up until the 1970s. TreeHugger – the new Tourist Information Office building of the city – takes on the qualities of airiness and levity in alignment with the site’s antecedent structures, which were dedicated to the welcoming of visitors, with their respective features of slender columns, deep loggias, and delicate overhangs.
Photo: ©Oskar Da Riz. (click on the image to view the photo gallery)
The project raises its body on tiptoe and frees up the ground level to give it over to the city as a public space. New visual connections are made, not only to the main building of the Bishop’s Palace, but also to the ancillary Chinese and Japanese pavilions that mark the corners of the Palace gardens. The exotic, sinuous curves of the corner pavilions are re-interpreted in the building designed by MoDusArchitects which transforms into a new gateway for the city of Bressanone.
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The site is characterized by an existing monumental tree that governs the design. TreeHugger twists and turns around the central platanus to form an inseparable connection between nature and edifice. The visual and tactile qualities of the roughhewn walls of the bush-hammered concrete and the scaly bark of the plane-tree mimic one another in their juxtaposition.
With the tree trunk as the fulcrum, five arched spans release the building from the ground, accompanying the tree upwards to draw an open frame around the tree’s crown. In order to achieve the seamless, vertical surface of the outer concrete shell, the full height of the walls was cast from one flow and in successive sections to form a continuous 9-metre-high ring, within which the concrete plates were then poured. The curvature of the walls, together with the floor slabs form a collaborative composition in which the form, the structure and the building facades become one.
Photo: ©Oskar Da Riz. (click on the image to view the photo gallery)
The building is almost entirely glazed on the ground floor, which houses the public spaces and info booths, to allow maximum transparency and permeability. The entrance is clearly marked by the inset windows and the large overhang that cantilevers out towards the new square. The upper floor, housing the administrative offices, is closed and enigmatic in the sequence of its convex surfaces.
With its welcoming curves balanced by the decisive concrete tectonic, TreeHugger strikes up a conversation with its historical context while organically attracting passersby and visitors as a magnet devoted to the sharing of local culture.
Ground and first floor plan. (click on the image to view the photo gallery)