Pubblichiamo e sosteniamo la richiesta di dichiarazione dell’interesse culturale – ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettera d) del D.Lgs. 42/2004 – dell’opera degli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, situata in via Harar n. 7, 7c a Milano, e di avvio di un procedimento di dichiarazione dell’interesse pubblico – ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d), e 138 comma 3 del D.Lgs. 42/2004 – sull’intero Quartiere Harar.

Quartiere Harar, Milano. Fotografia di Marco Introini, 2005.

All’attenzione di:
– Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, c.a. Ufficio Vincoli
Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la Lombardia
Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della cultura, Servizio III – Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico e Servizio V – Tutela del paesaggio
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura, Servizio III – Architettura contemporanea

Milano, 20 luglio 2022

OGGETTO:    Richiesta di tutela dell’unità residenziale al Quartiere Harar, situata in via Harar 7, 7c a Milano, ai sensi dell’articolo 10 comma 3 lettera d) del D.Lgs. 42/2004.
Richiesta di tutela paesaggistica del Quartiere Harar, ai sensi degli articoli 136 comma 1 lettere c) e d) e 138 comma 3 del D.Lgs. 42/2004.

Quartiere Harar, Milano. Fotografia di Marco Introini, 2005.

Gentili signori,

apprendiamo con preoccupazione la notizia di una proposta di rifacimento delle facciate dell’unità residenziale (1952-1955) degli architetti Luigi Figini e Gino Pollini al Quartiere Harar a Milano.
Il Quartiere Harar (1950-1955) è uno dei più significativi esempi milanesi di edilizia popolare, realizzato in base a un piano urbanistico degli stessi Figini e Pollini in collaborazione con Gio Ponti, ed è uno degli esiti più alti del Piano INA Casa, che ha svolto un ruolo fondamentale nella cultura architettonica italiana del secondo dopoguerra. La varietà delle tipologie edilizie, la disposizione attorno ad ampie aree verdi e la dotazione di servizi conferiscono al quartiere una buona vivibilità, insieme alla presenza di soluzioni abitative sperimentali. L’edificio di Figini e Pollini si caratterizza per l’inconsueta lunghezza (145,22 metri), la distribuzione a ballatoio e la sovrapposizione di tre livelli di alloggi duplex con soggiorni a doppia altezza. Un altro carattere essenziale è il tema tipicamente razionalista del reticolo strutturale, che caratterizza il fronte sud e le testate.
È evidente l’influenza di Le Corbusier, in particolare della celebre Unité d’Habitation (1947-1952) a Marsiglia.
La proposta di rifacimento, motivata dall’applicazione del Superbonus 110%, prevede consistenti modifiche dell’architettura delle facciate, pervenute quasi integralmente nello stato originario. Si prospettano l’apposizione di cappotti termici sulle testate e sul fronte sud, e forse anche la demolizione e ricostruzione dei corpi delle cantine per adeguamento alla normativa antisismica.
Analoghi progetti già realizzati hanno causato danni ad altri edifici del quartiere, in particolare quelli progettati da Paolo Antonio Chessa e Vito Latis, e da Piero Bottoni, Mario Morini e Carlo Villa.
L’importanza del Quartiere Harar e dell’edificio di Figini e Pollini è dimostrata da numerose pubblicazioni e dalle schede del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento, consultabili ai seguenti link:
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/p4010-00247/
https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/RL560-00033/
Il quartiere Harar è inoltre inserito nella selezione ristretta dello stesso Censimento, denominata “Atlante Architettura Contemporanea”, promossa sempre dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura:
https://www.atlantearchitetture.beniculturali.it/cristalli-di-architettura/

Supporto cartografico: Comune di Milano – Servizio SIT e Toponomastica. Rielaborazione a cura di “Ad Urbem” (2016).

Chiediamo:

l’avvio di un procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettera d) del D.Lgs. 42/2004 sull’unità residenziale sita in via Harar n. 7, opera degli architetti Luigi Figini e Gino Pollini;
chiediamo altresì l’avvio di un procedimento di dichiarazione dell’interesse pubblico ai sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d), e 138 comma 3 del D.Lgs. 42/2004 sull’intero Quartiere Harar.

Vi salutiamo cordialmente

Bruno Adorni, professore ordinario fuori ruolo di storia dell’architettura, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Parma; Francesca Acerboni, architetto e giornalista; Riccardo Aceti, ingegnere e docente a contratto, Politecnico di Milano; Sandra Aiello, architetto; Stefania Aiello, architetto e Conservatore dei Beni Architettonici; Elisa Albera, Archivio Storico Gardella; Mietta Albertini, regista e giornalista; Pippo Amato, architetto; Valentina Angeloni, fotografa; Danilo Annoscia, architetto; Paola Ascione, professore associato in tecnologia dell’architettura, DiARC – Università degli Studi di Napoli Federico II, vicepresidente Docomomo Italia; Françoise Astorg Bollack, professore associato di conservazione e restauro, Columbia University Graduate School of Architecture, Planning and Preservation, New York; Giuliano Banfi, architetto, già assessore del Comune di Milano; Sara Banti, architetto e giornalista, redattrice della rivista “Abitare”; Paola Barbera, professore ordinario di storia dell’architettura, Università degli Studi di Catania, e presidente Aistarch; Alberico Barbiano di Belgiojoso, architetto e professore ordinario fuori ruolo di progettazione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Maria Luisa Barbiano di Belgiojoso, architetto; Maria Yvonne Barbosa, architetto; Diana Barillari, docente di storia delle tecniche architettoniche, Università degli studi di Trieste; Luca Baroni, designer; Emilio Battisti, architetto e pittore, professore ordinario fuori ruolo di progettazione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Giovanni Baule, architetto, professore ordinario di disegno industriale, Politecnico di Milano; Luca Beltrami Gadola, direttore di “ArcipelagoMilano”; Pierluigi Benato, architetto; Paolo Berdini, urbanista; Ornella Bernazzani, artista; Mariafranca Berta, architetto; Elena Bertani, architetto; Gianni Biondillo, architetto e scrittore; Marco Biraghi, professore ordinario di storia dell’architettura, Politecnico di Milano; Roberto Biscardini, architetto e politico; Guia Biscaro, architetto; Maurizio Boriani, architetto, professore ordinario fuori ruolo di restauro, Politecnico di Milano; Bianca Bottero, architetto, professore ordinario fuori ruolo di tecnologia dell’architettura, Politecnico di Milano; Maria Bottero, architetto, professore ordinario fuori ruolo di progettazione ambientale, Politecnico di Milano; Elena Bonaria, architetto, docente a contratto, Politecnico di Milano; Marco Bovati, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Ivan Brambilla, architetto; Mariella Brenna, ricercatore universitario e docente di architettura degli interni, Politecnico di Milano; Sergio Brenna, professore ordinario fuori ruolo di urbanistica, Politecnico di Milano; Alessandra Bruno, pittrice; Antonella Cabassi, architetto; Antonio Caccia Dominioni, architetto; Emilio Caja, ingegnere; Michele Caja, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Filippo Calderazzi, architetto; Martina Camesasca, architetto; Gentucca Canella, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Torino; Maria Canella, docente di storia contemporanea, Università degli Studi di Milano; Riccardo Canella, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Maria Vittoria Capitanucci, professore a contratto di storia dell’architettura, Politecnico di Milano; Renato Capozzi, professore associato di composizione architettonica e urbana, Università degli Studi di Napoli Federico II; Gregorio Carboni Maestri, professore a contratto di storia dell’architettura (Université catholique de Louvain) e Maître APA (Université libre de Bruxelles); Maria Vittoria Cardinale, architetto PhD; Ugo Carughi, architetto, responsabile attività editoriali e past-president di DOCOMOMO Italia, membro del Consiglio Direttivo Nazionale di ICOMOS Italia, Giorgio Casati, architetto-pittore, già presidente dello IACP di Como; Maria Chiara Casolo, architetto; Alberto Giorgio Cassani, docente di elementi di architettura e urbanistica e di storia dell’architettura contemporanea, Accademia di Belle Arti di Venezia; Francesca Castelbarco Albani, consigliera di Municipio 1, Milano; Pietro Catizone, ingegnere; Carlo Cellamare, docente di urbanistica, Sapienza Università di Roma; Gianpietro Ceriani, architetto; Zhen Chen, architetto, professore a contratto, Politecnico di Milano; Domenico Chizzoniti, professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Tommaso Cigarini, architetto e docente di progettazione architettonica, Università UPC di Lima, Perù; Anna Chiara Cimoli, ricercatrice in storia dell’arte contemporanea, Università degli Studi di Bergamo; Giovanni Cislaghi, professore ordinario fuori ruolo di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Giuseppe Clerici, architetto; Oriana Codispoti, architetto PhD, Politecnico di Milano; Aline Coelho Sanches, professore di teoria e storia dell’architettura, Università di San Paolo del Brasile; Paola Adelaide Cofano, architetto; Giancarlo Consonni, poeta, professore emerito di urbanistica, Politecnico di Milano; Antonio Conte, docente di progettazione architettonica, Pontificia Universidad Católica del Perú; Paola Barbara Conti, storica dell’arte; Benedetta Cornaggia, architetto; Emilia Costa, architetto, ricercatrice fuori ruolo in tecnologia ambientale e docente fuori ruolo di progettazione ambientale, Politecnico di Milano; Luciano Crespi, architetto e professore ordinario fuori ruolo di design, Politecnico di Milano; Pierre-Alain Croset, architetto e professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Isabella Cuccato, architetto e pittrice; Antonio Cunazza, fotografo e giornalista specializzato in architettura sportiva; Maddalena D’Alfonso, architetto PhD, ICOM-ICAMT Board Member; Nicla Dattomo, architetto; Donatella De Col, docente; Paolo Deganello, architetto e designer; Adalberto Del Bo, professore ordinario fuori ruolo di composizione architettonica e urbana, già preside vicario della scuola di Architettura AUIC, Politecnico di Milano; Enrico Delitala, architetto, grafico e illustratore; Jacopo Dell’Acqua Bellavitis, architetto; Edoarda de Ponti, Archivio Storico Gardella; Nathanaël de Radiguès de Chennevières, studente, facoltà di architettura, Université libre de Bruxelles; Cesare de Seta, professore emerito di storia dell’architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II; Giulia Diana, architetto; Carolina Di Biase, professore ordinario fuori ruolo di restauro architettonico, Politecnico di Milano; Roberto Dulio, professore associato di storia dell’architettura, Politecnico di Milano; Francesca Fagnano, architetto; Stefano Fallani, architetto; Paolo Favole, architetto; Francesco Saverio Fera, architetto, docente, Università di Bologna; Giuliana Filippazzi, presidente associazione Gruppo Verde San Siro; Sonia Filippazzi, giornalista; Manuela Alessandra Filippi, storica dell’arte e scrittrice, presidente di Città nascosta Milano 101. Alessandro Finozzi, architetto; Francesca Floridia, architetto PhD; Marzia Foglia, dottore in architettura e collaboratore alla didattica, Politecnico di Milano; John Foot, professore ordinario di storia italiana, University of Bristol; Federico Fornara, architetto; Silvia Forni, architetto; Giovanni Fossati, vicepresidente Sezione di Milano Italia Nostra; Silvana Gabusi, vicepresidente associazione Gruppo Verde San Siro; Angelo Gaccione, scrittore e direttore di “Odissea”; Vincenzo Gaglio, architetto PhD e docente a contratto di urbanistica, Politecnico di Milano; Carlo Gandolfi, architetto e docente, Università di Parma; Maria Clara Ghia, ricercatore in storia dell’architettura (RtdB), Sapienza Università di Roma; Laura Gianetti, architetto; Luca Gibello, direttore de “Il Giornale dell’Architettura”; Giovanna Ginex, storica dell’arte; Laura Gioeni, ricercatore indipendente; Claudio Giorgione, storico dell’arte e curatore museale, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci; Isabella Giuditta, architetto; Edoardo Guazzoni, architetto; Jacques Gubler, storico dell’arte, professore emerito del Politecnico federale di Losanna e dell’Università della Svizzera italiana; Eugenio Guglielmi, storico dell’architettura e del design, responsabile scientifico della Fondazione Manzoni arte design; Claudine Houbart, ingegnere, architetto e professore di storia dell’architettura, Université de Liège; Matteo Iannello, architetto, ricercatore in storia dell’architettura, Università degli Studi di Udine; Nicola Ingenuo, architetto, docente di Metodologia della progettazione e Metodologia progettuale della comunicazione visiva presso Accademia ACME, Milano; Marco Introini, architetto, fotografo, docente a contratto presso il Politecnico di Milano; Fulvio Irace, professore emerito di storia dell’architettura, Politecnico di Milano; Alessandro Isastia, architetto; Tom Killian, architetto, New York; Alberto Lagomaggiore, fotografo di architettura, docente di tecnica fotografica; Vivian Lamarque, poeta; Antonio Lambertini, architetto; Martina Landsberger, professore associato di progettazione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Francesco Latis, architetto; Camillo Lentini, architetto; Jacopo Leveratto, architetto PhD, ricercatore in architettura degli interni e allestimento, Politecnico di Milano; Elisabetta Longari, docente di storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Angelo Lorenzi, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Ferruccio Luppi, conservatore Fondazione Piero Portaluppi, Milano; Nicola Magistretti, ingegnere civile; Igor Maglica, architetto PhD e direttore di “weArch”; Vittorio Magnago Lampugnani, architetto e professore di storia dell’urbanistica, ETH Zurigo e GSD Harvard; Silvia Malcovati, architetto e professore di composizione architettonica e urbana, Potsdam School of Architecture; Carlo Mambriani, professore ordinario di storia dell’architettura, Università di Parma; Fabio Mangone, professore ordinario di storia dell’architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II, membro del consiglio scientifico del Touring Club Italiano; Marco Marinacci, architetto, storico dell’arte, docente universitario; Anna Maritano, architetto; Alexia Maroten, studentessa, facoltà di architettura, Université libre de Bruxelles; Giulia Martiri, architetto e artista; Stefano Masi, storico dell’arte; Giorgio Masiero, architetto; Angelo Claudio Massetti, architetto; Luigi Matteoni, fotografo di architettura e fondatore della pagina web “Architettura del 900 in Italia”; Florian Mausbach, presidente della Berlin Architectural Award Association; Giacomo Menini, architetto PhD e docente universitario, Politecnico di Milano; Maurizio Meriggi, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Rafael Moneo, architetto; Leonardo Nava, artista e architetto; Gabriele Neri, architetto e docente Polimi/USI Mendrisio; Raffaella Neri, architetto PhD, professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Guglielmo Nicelli, architetto; Aldo Norsa, professore ordinario fuori ruolo di tecnologia dell’architettura, Università Iuav di Venezia; Ilaria Novembre, architetto; Camillo Orfeo, architetto, ricercatore in composizione architettonica e urbana, DiARC – Università degli Studi di Napoli Federico II; Roberto Ottolenghi, architetto e urbanista; Lola Ottolini, architetto PhD, ricercatore in architettura degli interni e allestimento, Politecnico di Milano; Tommaso Paino, architetto; Cristina Pallini, professore associato di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Marco Pandolfo, fisico; Andrea Parravicini, Archivio Storico Gardella; Francesca Parrino, architetto; Daniele Pasinetti, architetto; Angela Passarello, artista e poeta; Stefano Perego, architetto PhD, professore a contratto di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Fabio Perrone, architetto; Marco Petrus, artista; Nicoletta Petrus, soprano e didatta; Umberto Piccone, medico; Orsina Simona Pierini, architetto, professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Gennaro Postiglione, professore ordinario di architettura degli interni e decano della disciplina, Politecnico di Milano; Attilio Pracchi, storico dell’architettura; Valeria Pracchi, professore ordinario di restauro, Politecnico di Milano; Fulvia Premoli, architetto; Angelo Proserpio, avvocato e presidente della Società Storica Saronnese; Marco Prusicki, architetto e professore associato fuori ruolo di progettazione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Antonella Puopolo, architetto; Carlo Quintelli, professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Università di Parma; Franco Raggi, architetto; Sara Nam Sook Rampoldi, architetto PhD; Gianluca Rescia, architetto; Alvise Reverdini, architetto; Silvia Righetti, architetto; Roberto Rocchetta, architetto; Sandro Rossi, architetto e professore fuori ruolo di composizione architettonica, Politecnico di Milano; Anna Celeste Rubino, architetto PhD; Joseph Rykwert, professore emerito di storia dell’architettura, University of Pennsylvania; Miriam Saavedra Ozejo, docente di scenografia, Università UPC di Lima, Perù; Andrea Sacerdoti, ingegnere e consulente aziendale; Michele Sacerdoti, consigliere di Municipio 3, Milano; Pierfrancesco Sacerdoti, architetto PhD, storico dell’architettura, guida turistica abilitata; Federica Sapelli, architetto; Alessandro Sartori, architetto e funzionario MiC; Daniela Schiavini, architetto; Alessio Schiavo, architetto; María Margarita Segarra Lagunes, presidente di Docomomo Italia; Giovanni Singarelli, architetto; Mariacristina Sironi, architetto e restauratore; Francesco Soro, architetto e urbanista; Alfredo Spaggiari, architetto; Vincenzo Strambio, architetto; Stefano Suriano, architetto; Zhu Tan, architetto PhD, professore a contratto, Politecnico di Milano; Ugo Targetti, architetto e urbanista, già docente di urbanistica al Politecnico di Milano, già vicepresidente della Provincia di Milano; Maria Lorenza Tieghi, architetto e docente di disegno e storia dell’arte; Roberto Tognetti, architetto, direttore Fondazione Riusiamo l’Italia / coordinatore nazionale iperPIANO; Valerio Tolve, architetto PhD, professore di composizione architettonica, Politecnico di Milano e Università degli Studi di Napoli Federico II; Graziella Tonon, poetessa, professore ordinario fuori ruolo di Urbanistica, Politecnico di Milano; Stefano Topuntoli, fotografo milanese; Monica Torri, architetto e guida turistica abilitata; Angelo Torricelli, architetto, professore onorario del Politecnico di Milano, Accademico Nazionale di San Luca; Carlotta Torricelli, architetto PhD e docente a contratto, Politecnico di Milano; Michele Ugolini, architetto, professore associato di architettura degli interni, Politecnico di Milano; Ilaria Valente, professore ordinario di composizione architettonica e urbana, Politecnico di Milano; Corinna Vasic Vatovec, professore associato fuori ruolo di storia dell’architettura, Università degli studi di Firenze; Susana Venegas Gandolfo, pittrice e docente di arte, Pontificia Universidad Católica del Perú; Bruna Vielmi, architetto; Sunita Vimal, architetto PhD; Federica Visconti, professore associato di composizione architettonica e urbana, Università degli Studi di Napoli Federico II; Daniele Vitale, architetto, professore ordinario fuori ruolo di composizione architettonica, Politecnico di Milano; Clemens Waldhart, architetto, teaching staff EPFL Lausanne; Sergio Zevi, professore associato, curatore dell’Archivio Luigi Piccinato, Sapienza Università di Roma; Guido Zucconi, professore ordinario fuori ruolo di storia dell’architettura, Università Iuav di Venezia

Scorcio sul giardino. Fotografia di Stefano Suriano, 2016.