La Biennale svizzera del territorio 2024, promossa dall’Istituto Internazionale di Architettura di Lugano, lancia una Call for action sul tema “back to the future”, aperta a tutti, studenti e professionisti di tutte le età provenienti da tutto il mondo.
Il tema è stato riassunto con queste parole: “Il futuro è stato cancellato. L’immaginazione, stremata da crisi successive, innovazioni continue e ritorni immediati sugli investimenti, si scontra con un orizzonte chiuso. Ubriaca di nostalgia, ha liquidato qualsiasi visione a lungo termine come utopica, una mera fantasia – fino a quando non ci troviamo di fronte alla distopia. Eppure il compito prioritario dell’architettura è sempre stato quello di occuparsi del futuro: viviamo ancora in strutture costruite decenni o addirittura secoli fa. Dove ci siamo persi? La quinta edizione della biennale svizzera del territorio è un appello all’immaginazione. Un appello a reclamare il futuro e a progettare insieme alternative al lento svolgersi del presente”.

Le proposte progettuali, che devono pervenire entro il 3 marzo 2024, possono essere sviluppate sotto forma di installazioni, performance o opere d’arte, purché collegate al tema della Biennale.
Le proposte dovranno essere allestite nel parco di Villa Saroli a Lugano o estendersi oltre, purché non vadano in contrasto con le normative dell’amministrazione comunale.
Il budget per la produzione non dovrebbe superare i 5.000 CHF, compreso l’onorario; inoltre, altre fonti di risorse di finanziamento possono essere proposte a seconda del progetto.

Tutte le proposte selezionate saranno esposte durante la Biennale, previo accordo degli autori.
Il team selezionato avrà alloggio gratuito e libero accesso a tutti e due i giorni della Biennale. L’opera selezionata sarà inclusa nel programma ufficiale della Biennale e sarà allestita nel parco di Villa Saroli per tutto il mese di ottobre 2024.
Comitato di selezione: Luigi di Corato, Tom Emerson, Marc Frochaux, Carla Juaçaba, Vanessa Lacaille, Vittoria Matarrese, Martino Pedrozzi, Nelly Pilz, Paola Viganò.

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