“Guardato con sospetto come straniero, uomo di sinistra, artista d’avanguardia, Picasso si destreggia con abilità e acume politico in un paese che poggia su due grandi istituzioni: la police des étrangers e l’Académie des beaux-arts, che tutelano ossessivamente la ‘purezza della nazione’ e il ‘buon gusto francese’“, Annie Cohen-Solal.
Fino al 2 febbraio 2025, a Palazzo Reale sarà possibile visitare la mostra Picasso lo straniero, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte grazie alla collaborazione del Musée National Picasso-Paris (MNPP), principale prestatore, del Palais de la Porte Dorée con il Musée National de l’Histoire de l’Immigration e della Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris.
La mostra nasce dall’idea originale di Annie Cohen-Solal, autrice di Picasso. Una vita da straniero e curatrice scientifica del progetto espositivo, insieme alla curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP.
Picasso lo straniero. Succession Picasso by SIAE 2024. Foto di Vincenzo Bruno.
Il percorso espositivo si compone di più di 90 opere dell’artista (oltre a documenti, fotografie, lettere e video), aprendo a più riflessioni sui temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e della relazione con l’altro. Il visitatore può immergersi in queste tematiche – che hanno influenzato radicalmente la pratica artistica di Picasso – seguendo un ordine cronologico delle opere, dal 1900 al 1973, e osservando dipinti, disegni e sculture che sono testimonianza della travagliata condizione di esule e straniero in Francia.
Pablo Picasso, La Lecture de la lettre, (Parigi) 1921. Olio su tela, 184 x 105 cm, Musée national Picasso-Paris. Dation Pablo Picasso, 1979. MP72 ©Succession Picasso by SIAE 2024, Photo ©RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Mathieu Rabeau.
La mostra presenta la parabola artistica dell’artista, strettamente interconnessa ai diversi periodi della sua vita, rivelando la situazione del Picasso “straniero” in Francia e la ricezione del suo lavoro da parte delle istituzioni francesi, che sembra essere intessuta di anomalie, discrepanze, e a volte persino da scandali.
Pablo Picasso, La Baie de Cannes, Cannes, 19 aprile 1958 – 9 giugno 1958. Olio su tela, 130 x 195 cm, Musée national Picasso-Paris. Dation Pablo Picasso, 1979. MP212 ©Succession Picasso by SIAE 2024, Photo © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Mathieu Rabeau.
Nel percorso espositivo si approfondisce in quale modo la condizione di “straniero” abbia contribuito a formare l’identità del grande artista spagnolo e, di riflesso, conduce il visitatore a una riflessione sulla contemporaneità.
Dora Maar (Henriette Theodora Markovitch, 1907-1997), Pablo Picasso en train de peindre la toile “Guernica” dans l’atelier des Grands-Augustins, Paris, maggio-giugno 1937. Stampa alla gelatina d’argento, 20,7 x 20 cm, Musée national Picasso-Paris. Acquisto preventivo, 1998. MP1998-279 Ex collezione Dora Maar ©Succession Picasso by SIAE 2024, Photo © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Adrien Didierjean.
Accompagna la mostra il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, che si apre con una sezione introduttiva, che raccoglie interventi istituzionali e curatoriali, oltre a un testo a firma dello scrittore Niccolò Ammaniti.
In concomitanza con la mostra di Milano, a Palazzo Te di Mantova è in corso l’esposizione Picasso a Palazzo Te. Poesia e salvezza, che presenta circa 50 opere del maestro spagnolo, tra cui disegni, documenti, sculture e dipinti, alcuni esposti per la prima volta in Italia. In dialogo con gli affreschi di Giulio Romano, la rassegna è curata da Annie Cohen-Solal in collaborazione con Johan Popelard.
Con il biglietto della mostra di Milano, i visitatori hanno diritto a un ingresso ridotto per quella di Mantova, e viceversa.